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Vecchio 26-11-2008, 14.51.26   #17
griselda
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Predefinito Seguendo il discorso di Kael Ray e Faltea

Io credo che non sia facile.
Al di là che nei piccoli centri se esiste un numero di persone vivibile si è più calmi e sereni perchè come per gli animali istintivamente, non sentiamo di poter essere privati di qualcosa, mangiare e lavoro per tutti, quindi meno paura di non sopravvivere e quindi pace.
Questo però non toglie che la mela marcia ci può essere in un grande cesto pieno di mele anche se ci si conosce tutti, perchè nel proprio intimo non ci si conosce affatto, è solo l'esteriorità che appare.

Faccio un esempio personale, da bambina abitavo in piccolo quartiere, allora eravamo pochi e più o meno tutti nelle stesse condizioni economiche e ci si conosceva più o meno tutti. Ci si fidava del vicino di casa e degli altri abitanti del quartiere. Una delle persone più conosciute a ben accette era un uomo con non pochi problemi, posso dirlo oggi, che sono adulta. Quando ero bambina io sentivo qualcosa di anomalo in lui e anche l'amica con cui condividevo una bella amicizia. Entrambe entrammo in contatto con questo tizio perchè faceva una professione per la quale egli aveva libero accesso alle famiglie e la sua disponibilità, era ben vista, proprio a causa dei tempi che correvano.
Un giorno dissi a mia madre che quell'uomo non mi piaceva, e anche la mia amica a mia insaputa si rifiutò di frequentarlo di nuovo. Ne i miei genitori ne i suoi si fecero carico di queste sensazioni di bambini, eppure i bambini ha più occhi e orecchie degli adulti.
Arrivò così il giorno che questa persona fece chiaramente gesti inequivocabili per i quali ci rifiutammo entrambe di andare con lui. Niente di grave per fortuna. Ma non venendo prese sul serio dai nostri genitori nessuno è altro è stato messo in guardia.
Cosa voglio dire con questo?
Il paese e il quartiere in qualche modo fanno si che si generi fiducia, ma questa non deve essere cieca e sorda. Le cose non devono per forza essere in un modo o nell'altro ma gli occhi e le orecchie vanno mantenuti aperti. Ne vivere nel terrore ma neppure pensare che il male non esista in una piccola comunità.
Nè incoscienza ne allarmismo ma attenzione. Sopratutto nei riguardi dei bambini che poi altrimenti diverranno adulti che si guarderanno le spalle in continuazione, non ossessioando loro ma facendo attenzione noi e usando il più possibile il buon senso ma anche ascoltandoli.
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