Discussione: Teogonia dell'Assoluto
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Vecchio 12-10-2009, 12.16.38   #15
Ray
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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
Ecco, questa definizione la condivido razionalmente ed emotivamente. Era la completa separazione, la negazione dell'Essere che mi turbava, ma che in effetti esiste nella filosofia dell'Assoluto almeno parlando di Maya. Cioè si afferma che Maya, e la parola chiave è il divenire, divenendo non esiste proprio perchè manca il presente. Ma manca alla percezione dell'uomo purtuttavia esiste ed in quanto esiste è. Ma fintantochè io come uomo non lo percepisco, il presente (qui ed ora) non sono.
Allora si apre un'altra questione e cioè: se io in Maya percepisco magari in uno stato di satori particolare il prsente, allora sono? Oppure non sono ancora? Perchè a questo punto è la percezione dell'uomo che fa la differenza.
Ma allora se io posso in maya sentire di Essere l'assoluto comprende maya, come dicevamo, non ne è separato proprio perchè è possibile percepirlo infinitesimamente.

Ci deve essere un inghippo nella percezione tra le due modalità di pensiero che fa l'unione.
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Se in uno stato di satori percepisci il presente partecipi ad una realtà dell'essere maggiore di quellla solita (poi torni, ma bon). Se siamo emanazioni dell'assoluto vuol dire che in una certa misura ad esso partecipiamo comunque, per quanto questa partecipazione sia parziale e, did connseguenza, migliorabile.
Poi, in effetti, è la percezione della partecipazione il quid... ma non credo ci sia molta differenza tra percezione e partecipazione. Se partecipo, poi anche percepirò.
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