Citazione:
Originalmente inviato da Ray
Forse è ora di dotarsi di tali strumenti...
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Grazie Ray, questa osservazione mi suggerisce si che devo usare strumenti più evoluti rispetto a quelli di cui mi sono servita finora, ma mi lascia la stessa sensazione che mi ha dato scoprire che il pacco contiene un oggetto complesso bello e sofisticato, cioè che quasi è uno spreco mettermi in mano tutta un'attrezzatura che userei per fare le stesse cose che faccio con una macchinetta senza pretese.
Una abbondanza che non saprei sfruttare, o che mi obbliga a studiare cose difficili.
Mi sveglio infatti perchè quel gioiello è troppo prezioso per me. Però di fatto è come se qualcuno me lo avesse già dato, ne aveva una in più l'amico e mi aiuterà, egli è convinto(è infatti tranquillo) che mi sarà facile usarla la macchina complessa.
L'obiettivo è importante, lungo, pesa, ma non è un grandangolo, è invece uno zoom a farci caso. Un errore che nel sogno commetto e non capisco a quale scopo. Ha sicuramente a che fare con il mio racconto. Ho l'idea di fare una panoramica, ma di fatto ricerco il particolare. Oppure al contrario, sto cercando di dare una idea dell'insieme mettendo a fuoco una serie di particolari forse troppo significativi.
Sono partita con l'idea di avere chiaro in mente tutto il progetto, so in anticipo dove voglio arrivare ma è una impresa che dovrei fare con strumenti migliori, e non è certo il dizionario che può aiutarmi di più.
Questo amico mostra solo certe cose di se, cioè fa progetti e ama la fotografia, ma di certo sa molte cose in più che non credo abbia mai l'occasione di condividere con qualcuno. Egli ha dentro un mondo molto più vasto del mio. Egli prende la vita in modo diverso da come la prendo io.
Un altro particolare è che mi ha chiesto molte volte, forse da sempre, di posare per lui, non perchè bella come modella ma perchè interessante come femminilità, oggi a maggior ragione come femminilità matura. Mi sono sempre rifiutata con mille scuse, ma la più importante è che non mi accetto, e che non sono una persona veramente libera, nutrendo l'idea contraria di esserlo. Così , adesso, quella stessa macchina con la quale mi ha proposto in passato di farmi riprendere, viene messa dal mio lato, donata a me perchè sia io a puntare l'obiettivo in modo ottimale. E dove? Su me staccata da me stessa nel frattempo che sto raccontando.
Per concludere questo ragionamento un pò farraginoso, ritorno alla immagine di lui che chiacchiera ed è felice, con altri che sono nella stanza mentre scarto. E' tranquillo sul fatto che io possa usare la sua macchina facilmente, ma mi sposto e vedo me con la vista appannata dalle lacrime e dallo stupore per una cosa tanto desiderata che ora ho la certezza che sia mia, malgrado rammaricata, il pensiero mi vada su quanto al meglio la utilizzerò. Emozioni complesse che mi svegliano.