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Vecchio 07-06-2008, 21.20.02   #5
Shanti
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Non so se è stato giusto o no Cass, ma avrei fatto la stessa scelta se non c'era possibilità di salvare il gatto, secondo me il meglio che potevi fare era almeno evitargli la sofferenza.
Anni fa mi ero fatta la stessa tua domanda, una conoscente aveva un gattino che, cadendo male da un'altezza elevata, non è stato più in grado di camminare ed era rimasto cieco, Lei mi diceva che era perchè aveva sbattuto il naso, comunque sia aveva deciso che "anche lui ha il diritto di vivere". Ora non ho più notizie ma so che fino a un anno fa quel gatto era ancora vivo: vivo? Immagina un gatto per anni dentro la sua cuccia che passa la maggior parte del giorno e della notte a cercare di alzarsi e camminare per poi ricadere in continuazione, che deve essere aiutato anche a mangiare oltre che essere accudito per tutto il resto... E oltre a questo lei non si poteva permettere di allontanarsi da casa nemmeno per un giorno, per occuparsi del gatto. Non so, a me era sembrato esagerato, non avevo provato ammirazione per quella signora, perchè pensavo a come costringeva a vivere quel povero gatto, anche se magari non sentiva dolore.
Eppure quello che scrivi ora mi fa riflettere, perchè se si fosse trattato di una persona l'avrei vista in modo ben diverso.
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