Discussione: La Legge del Tre
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Vecchio 05-12-2008, 19.44.27   #32
Ray
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Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
A me pare che la forza neutralizzante , neutralizzi una delle altre 2 , attiva e passiva , perche' si produca l'evento .
Nell'evento ''movimento della barca a vela nel mare '' la forza attiva e' il vento , quella passiva e' la massa della barca che si deve muovere e il mare che e' l'elemento in cui si muove cioe' il fluido che comunque crea una certa resistenza ma limitata, la neutralizzante e' la vela che raccoglie la forza del vento e produce l'energia sufficente a muovere velocemente la barca .
Quindi la forza neutralizzante opera annullando o la attiva o la passiva .
Se togliamo la vela ed il vento la forza attiva e' la corrente del mare che vince la forza passiva della massa della barca e la resistenza del fluido e la muove ma meno velocemente .
Se la barca e' a terra, la vela ed il vento non saranno forze sufficenti a neutralizzare la forza passiva della massa della barca che dunque prevale e l'evento movimento non si produce .
Quindi la forza neutralizzante agisce sempre su una delle due neutralizzandone una per produrre un evento.
Non sono d'accordo con la tua definizione, anche se l'esempio mi pare corretto.
La forza neutralizzante asgisce sempre su entrambe le forze in gioco e non solo su una, anche se in certi casi potrebbe risultare visibile solo l'azione su una delle due (specificatamente quella maschile).
La neutralizzazione avviene non su una delle due forze, ma sul loro incontrarsi, in qualche modo sul risultato del loro scontro. Neutrallizzare infatti, non significa eliminare o rendere inerte (infatti la vela non rende inerte il vento), ma significa rendere neutro qualcosa che è "carico", ovvero far andare d'accordo, insieme, in modo che l'evento si produca. In un certo senso la terza forza scarica il conflitto producendo uno "spazio", una possibilità, un ambito di manifestazione dell'evento... evento che è il risultato dell'insime delle energie in gioco (anche se non la somma algebrica, piuttosto quella vettoriale).

Un esempio in altro campo potrebbe essere: nel prodursi del processo di crescita sana adattandosi all'ambiente senza per questo reprimere la propria natura, abbiamo l'impulso espansivo del bambino come forza attiva, l'ambiente come forze resistente e l'educazione come forza equilibrante, ovvero da mediatrice tra le due (in una situazone sana ovviamente).
Da notare che al variare delle due forze, la terza varia per mantenere l'equilibrio e permettere al processo di proseguire. Quando l'impulso espansivo è in eccesso e produce pericolo per il processo ecco che la terza forza si "allea" con l'ambiente, quando è l'ambiente a produrre troppi freni, si allea con la forza vitale.
Però la direzione (se pensiamo ai vettori) di questa terza forza non è sulla stessa linea delle altre due, ma agisce "lateralmente" in modo da interferire con entrambe, anche se non sempre nella stessa misura. Il risultato della somma vettoriale delle forze è il processo.
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