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Vecchio 14-06-2008, 23.52.12   #174
dafne
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Originalmente inviato da Kael Visualizza messaggio

A tal proposito potremmo quindi portare un po' avanti il discorso. Visto che è la mente a volerlo, la domanda sorge spontanea: perchè non è lei a fare sesso invece di scaricarlo sul corpo? E a questo punto, come fa a fare sesso la mente?
Per analogia la mente fa sesso creando, unendosi con un pensiero, un'idea, un concetto. Studiando, imparando, sondando i misteri della natura, etc etc...
In una parola, "penetrando" la Conoscenza...
Forse il problema di fondo è che la mente non è "all'altezza della situazione" e quindi si consola in altra maniera, illudendosi di aver raggiunto lo stesso scopo "scaglionando" sul corpo.

La differenza invece è abissale. Se penetri un corpo il momento d'unione è limitato e impermanente, se invece penetri un'idea o una data conoscenza, questa resterà veramente con te per sempre....
...
Cominciavo a pensare da qualche giorno che la masturbazione e il bisogno di materiale pornografico derivasse dalla noia. Essi, non mi sapevo ben spiegare questa cosa ma quando la masturbazione (e il sesso monouso per chi non ha feeling con Federica ) diventa una valvola di sfogo si tratta quasi sempre di stress, di tristezza, di stanchezza, di energia immobile che preme. Una delle classiche frasi per pigliare in giro i maschi è appunto che se l sangue e relativo ossigeno trasportato lo direzioni sempre erso il basso non ne arriverà quasi più in alto, quindi anche con un presunto cervello più sviluppato non c'è paragone perchè è sempre scarburato. Va da sè che è una battuta ma quanto scritto da Kael mi ha fatto riflettere su questo stato di tedio in cui la mente (la mente o qualcos'altro?mah) si trova molto spesso, parlo per me ma mi suona molto simile quel continuo bisogno di distrarmi da me stessa, di ricercare contatti con gli altri, situazioni emozionanti. Che sia infatuarsi, saltare su una montagna russa o imparare qualcosa Ma imparare qualcosa è molto faticoso, una scarica di adrenalina in giostra è molto più immediata e gratificante. Ma infinitamente breve e che lascia una sorta di vuoto, creando una dipendenza?
Come in quel benedetto ascensore, leggo la targhetta ma perchè leggo la targhetta? perchè mi annoio, e mi annoio perchè ho in potenziale di poter fare molto di più che sopravvivere a me stessa come un lichene o un animale. Mi colpisce molto questa cosa del sesso mentale, a riavvolgere il film della mia vita quante volte è andata così, a riguardare e sentire quante volte il rapporto sessuale è stato un accontentare/arsi. Così come la masturbazione di scoperta, di stimolo è abissalmente diversa dallo sfogo fisico e mentale. Illusoriamente liberatorio. Se poi si riesce vivere un rapporto vero profondo, anche un sola volta, tutto cambia. Mi permetto solo di dire che creare una vita, avere un bambino non è solo retgio animale Astral, anzi, è un passo grande e importante se uno è consapevole dell'enorme responsabilità di cui si carica oltre della commovente bellezza della cosa. Questo credo intendesse Ray che ha ritrovato proprio in questo rapporto uno dei momenti più veri vissuti con la sua compagna. (elloso che Ray si sà spiegare da solo ma stà cosa è di una certa importanza a mio avviso )
Ho letto anche con grande attenzione tutta la discussione su colpa o meno colpa della chiesa e personalmente ritengo che se pur vero sia stata repressiva su certi argomenti e che sia molto rigida nei suoi dogni tutto sommato abbia anche dato un contributo notevole in altri sensi. Io oggi sono felice di aver ricevuto quest'immagine del "sesso solo col marito dopo le nozze e per avere dei figli" perchè nonostante questo ho sfiorato pesantemente la dissoluzione e la perdita di controllo in tale senso. Cerco di spiegarmi, la via vita sessuale non è stata delle più felici, sono incappate in persone molto poco oneste e anche molto poco religiose (perchè se mi venite a dire che uno diventa un o stupratore perchè la Chiesa da piccolo gli ha detto di non farsi le pippe ragazzi stiamo messi molto peggio degli animali..) e mi sono ritrovata a camminare vicina al disprezzo per me stessa e per gli altri leggendo l'atto sessuale come una specie di merce di scambio o per me, per stare un pò meglio, o per gli altri, mendicando un p. di affetto. Ciò che mi ha insegnato la chiesa invece era il rispetto, la cura per il proprio corpo, l'amore per il tempio che siamo e che deve essere puro per ospitare dio, un sentimento di fedeltà e fiducia che mi si è impresso dentro talmente profondamente che è sopravvissuto a tutto e che mi ha spinto lungo strade tortuose fino a riportarmi a quel bivio. Non entro in chiesa da molto tempo, ci sono cose che mi urtano profondamente (da separata io non potrei nemmeno ricevere i sacramenti) ma ho tenuto di questi insegnamenti la parte più bella, quella più sana, quella più vera e questo mi ha permesso, seppur piano piano a ricominciare a credere. Che centra con la discussione? Forse poco ma si continua a cercare fuori la causa invece che dentro ci sarà sempre una chiesa, un movimento polito, una disciplina una dittatura a cui dare la colpa. Così potremo continuare ad annoiarci felicemente, solo che ora abbiamo a disposizione droghe, sesso e armi per passare ogni limite conosciuto. Tanto...
Credo che l'errore di fondo, se di errore si può parlare, è che proibire una cosa la fà diventare tanto più interessante e importante di quanto sia realmente. Ecco perchè forse una volta scoperta la reale natura del sesso si perda quasi tutto il gusto del farlo..passando al desiderio di scoprire il rapporto sessuale e poi il rapporto..
bon, come sempre ho scritto troppo
dafne non è connesso