Nel progettare la fuga, per prima cosa studierei il percorso delle guardie, le altezze delle staccionate ed infine calcolerei bene la distanza che passa dalla prigione al confine.
Non sottovaluterei i bloodhound, sanno scovarti anche nascosta in te stessa.
Inoltre le guardie sono sempre in movimento ed hanno i proiettori puntati anche di notte quando dormi.
La fuga non s'improvvisa anche perchè essere raggiunti durante la fuga potrebbe costare la vita o la salute.
Bisogna anche intendere se la fuga è intesa come una ribellione, un grido di aiuto oppure la fuga è intesa come un fuggire lontano dalla prigione ma verso cosa non si sa?
Mi domando se la prigione è meritata o magari si è innocenti ma ci si trova in carcere per un'ingiustizia?
(... appunti e spunti di un carcerato)