Discussione: Influenza
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Vecchio 19-09-2008, 00.45.12   #16
Sole
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Porto anche io la mia esperienza personale. Da bambina soffrivo di acetone, quindi il mio sistema era spessissimo sottoposto a febbroni altissimi e scossoni fisici. Vicino al mio letto in quelle occasione c'era un bel bicchierone di un medicinale che bevevo a sorsi appena stavo un pochino male per cercare di lenire o sfogare prima il sintomo, era buono, mi piaceva e mi faceva stare meglio e me lo dava mamma.
Quel medicinale a tutt'oggi non manca dall'armadietto delle medicine, lo compro, lo lascio anche scadere e anche se non ne ho bisogno, anche se posso stare senza, anche se sto male non lo prendo.. ha un legamen con me, o meglio, io ho un legame con lui. Ho un legame aperto con quella malattia.. non la chiudo.

Il mio fisico sarebbe dovuto essere debilitato tantissimo così mio padre in tempi non sospetti per l'epoca, ci fece fare -a me e mio fratello- una cura omeopatica di cui a chiedergli oggi non ricorda il nome, che serviva come copertura influenzale per diversi anni. Si tratta di un tubetto con delle praline piccolissime bianche da ingurgitare tutte insieme per tre volte mi pare o sette.. un periodo di cura insomma. Mio fratello che aveva spesso la febbre per anni non la prese più e così io... E' vero che il corpo di un bambino è probabilmente più aperto ad accogliere una cura ma è anche vero che quelle bustine mi fanno ancora compagnia come se temessi la malattia.

Tutto questo per dire che a volte siamo legati alla malattia, è difficile da dire a chi soffre ma chi soffre non vuole saperlo, come io non mollo le mie bustine anche se scadute...

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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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