Discussione: Non giudicarti
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Vecchio 23-01-2008, 21.59.41   #20
Uno
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"Mettiamo che io mi giudico brutto, inadeguato, oppure prezioso, indispensabile"

Ecco Astral, questo non è giudicarsi, questa è la distorsione, ciò che oggi recepiamo come giudizio. L'esempio del tribunale che ho fatto sopra evidenzia come il Giudice avendo in mano tutti gli elementi (ok stiamo parlando, ipotizzando lo stato perfetto, che nell'umano può essere solo perfettibile) sentenzia qualcosa che cerca di porre rimedio quanto meno rispetto alla collettività: sei un assassino? Ti impedisco di nuocere ad altri.
Nell'esempio che tu hai fatto, se io sono brutto che faccio? Posso sentenziare qualcosa che ponga rimedio? No, inoltre sono sempre io (non qualcuno sopra) che mi vedo in tale modo, magari come dicevi prima perchè qualcuno mi suggestiona in tal senso.
Questo non è giudicare (anche se ora lo chiamiamo così) è cedere a suggestioni, modellare cioè la nostra psiche in base a forze esterne.
Diverso il discorso (per rimanere nell'interiorità) del nostro Se superiore che ci giudica (nel vero senso della parola, ripeto) lui non agisce direttamente sul materiale, però attraverso gli organi di senso osserva, quando vede che il se inferiore fa qualcosa che lo porta su una strada storta (diritto-dritto) Giudica ed emette sentenza, cioè un modo per equilibrare (bilancia altro simbolo della giustizia), in soldoni ci lancia dei segnali, a volte ci crea e/o porta in situazioni dove svegliarci.
Un esempio potrebbe essere il fatto che non siamo capaci di amare, in questo il Se ci può giudicare e sentenziare per cercare di equilibrare qualcosa che non va come dove dovrebbe, che è al di fuori della Legge.
Tutto questo non servirebbe se noi fossimo Individui, a quel punto Se superiore e se inferiore sarebbero (lo sono già, ma ricordiamo il discorso dell'anestesia, del sonno) la stessa cosa, quindi il Se superiore non vede le minc... che fa il se inferiore, ma fa direttamente le cose giuste, quindi in questo caso la frase del 3d "non ti giudicare" diventa reale... non mi giudico perchè faccio già le cose per bene, non mi giudico perchè sono già un Individuo cosciente di tutte le mie parti etc...
Ma dirlo come frasetta suggestiva, ha ragione Era è assurdo e deleterio.

Penso di aver risposto anche a Turi, si finchè c'è separazione c'è Giudizio, ed è funzionale, purtroppo non si può dire che terminare di autogiudicarci (nel senso reale, non in quello esposto negli esempi di Astral) ci integra, questo finchè parliamo di interiorità, verso l'esterno non dovremmo mai giudicare invece a meno che non siamo al di sopra delle parti e in qualche maniera ne abbiamo l'autorità, sempre in senso positivo però, giudicare e sentenziare non è pensare "quello sbaglia" e magari dirlo in giro tanto per fare qualcosa, fare giudizio (che si dice anche ai giovani e non solo) è imparare ad agire o a predisporre perchè la giusta azione possa avvenire, non è detto che materialmente la compiamo noi direttamente, spesso no.
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