La citazione del '68 e la sua associazione al RDC che Uno fa non è comunque priva di fondamento perchè una società che non riconosce più il valore del 'fare' è destinata ad estinguersi.
Il fatto è che il modello economico attuale, che è perpetrato da centiaia di anni, dalle banche venziane alle moderne banche centrali ha come scopo sotterraneo quello di condurre l'umanità a sperimentare proprio quei problemi che Uno solleva pensando al RDC.
Dietro la cultura del '68 si nascondono proprio le forze neoconservatrici che da secoli promuovono il sistema del valore fittizio (cartamoneta a corso legale) da cui nasce quella negazione del 'fare' che sta portando ad una lenta distruzione della produttività globale.
Prima del RDC bisogna ristrutturare questi aspetti altrimenti è chiaro che l'improduttività globale si rafforzerebbe.
Occorre secondo me lavorare su molti fronti, prima di tutto correggendo le gravi ingiustizie e i forti squilibrii esistenti a livello di risorse, correggendo la grave incoscienza di massa relativa al 'bene moneta' e poi colmando gli scompensi (incorreggibili con la sole teorie economiche) di tipo 'culturale'.
Penso che bisognerebbe ampliare la discussione sul RDC inglobandola in una serie di progetti importanti che coinvolgano il cuore dell'individuo (una sorta di Buona Volontà alla Lucis Trust).
ciao
