Discussione: Autostima
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Vecchio 14-12-2005, 16.55.40   #15
jezebelius
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Predefinito Riferimento: Autostima

Citazione:
Originalmente inviato da Giudi
Credo che l'autostima risenta del fatto che diamo importanza a quello che abbiamo dentro e che ci curiamo di riconoscere quali sono le cose che contano per noi per canalizzare le energie che possediamo per ottenerle. Tutto questo processo secondo me crea l'autostima nel senso che stimo me stesso perche' ho appurato che su di me posso contare per procurarmi le soddisfazione di cui ho bisogno...
A freddo - dopo una situazione di non autostima - intervengo anche io.
Sono d'accordo con Te Giudi ma solo parzialmente.
Il concetto che esprimi è sicuramente applicabile ma non in assoluto nel senso che, come UNO dice e riprendendo anche Ray, una volta che si conosce della complessità di Se Stessi affrontando anche la parte buia che ci accompagna, cambia la valutazione che abbiamo dato fino a quel momento.
Si riesce a vedere da osservatore l'insieme.
Credo che sia fondamentale anche il condizionamento della società e quindi l'elaborazione sistematica di cui "io" mi fornisco al fine di pormi su una scala di valori e conseguire ciò che più desidero con maggiore o minore intensità di auto-valutazione.
Tale scala di misurazione, naturalmente fittizia, a mio avviso lascia il posto una volta che ne viene modificata il punto di osservazione ( spostandosi dalla parte interna alla parte esterna).
Sono convinto quindi che i parametri di valutazione che crediamo apppartenerci, fondamentalmente non sono nostri, va da se che la valutazione che ne diamo è totalmente falsata.
Il problema, almeno per quello che mi riguarda, è riuscire ad identificare tali parametri cosi da conoscere, se pur superficialemnte, il meccanismo; mi verrebbe da dire, forse in maniera più che scontata e come sopra accennato, che la Società, in quanto parametro esterno, gioca un ruolo fondamentale.
Società che trova la sua esternazione, a noi più vicina in età infantile, nei nostri genitori.
E' attraverso di loro, che dapprima si ha una visione del mondo per cui, in quella fase evolutiva, siamo costretti in un certo qual modo a misurare ( ed in alcuni casi anche rispettare ) noi stessi in funzione di ciò che " gli altri " credono sia la cosa migliore o peggiore per noi.
Da qui si attua un circolo vizioso per cui mi troverò sempre a valutarmi con occhi altrui( parametri altrui ) pur inconsapevole del meccanismo subdolo che l'io tacitamente esteriorizza.
Sarà na cavolata?!.....forse....ma
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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