Discussione: Il blog
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 19-02-2009, 00.59.03   #11
filoumenanike
Organizza eventi
 
L'avatar di filoumenanike
 
Data registrazione: 05-12-2008
Messaggi: 1,712
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da griselda Visualizza messaggio
Adesso dico una cosa che può sembrare brutta ma non vuole esserlo, sembra un ritorno all'adolescenza dove c'erano tutte le cose da te menzionate.
E' come una "regressione" generale, o forse una realtà che nel vivere quotidiano si ha paura di mostrare per non venir giudicati.
a parte che in ciascuno di noi resta vivo quel bambino che eravamo, con la voglia di giocare, di raccontrarsi, di scrivere diari e tutto ciò, a mio parere, mette in luce la parte ancora buona di noi, e non la vedrei come una regressione, termine che ha in sè una riduttività, una negatività che non mi sentirei di apprezzare, piuttosto la capacità di mettersi sempre in gioco, di studiarsi e distudiare gli altrui comportamenti

Citazione:
Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Butto li...
la distanza tra la persona espressa nel blog e quella espressa nel quotidiano da la misura della pressione e repressione che essa subisce dalla struttura sociale in cui è inserita.
Come vi suona?
vi potrebbe essere una certa repressione in chi scrivendo un blog dice cose che altrimenti non confesserebbe mai, ma se pensiamo alla funzione psicologica (e non religiosa) del sacerdote che ci confessa, al quale confessiamo l'io nascosto, non svolge un pò quella funzione catarticia che ci aiuta a portare i pesi?

Citazione:
Originalmente inviato da stella Visualizza messaggio
Mi ha colpito questa tua frase, in effetti oggi il tempo per parlare con gli amici quasi non c'è più, Internet offre enormi possibilità che fino a non molti anni fa nemmeno ci si sognava, si ha la possibilità di essere letti e di discorrere con persone distanti chilometri, il blog è diventato una specie di diario pubblico, il fatto è che si affida alla rete delle cose che magari in casa non si ha il coraggio di dire, perchè in casa o con persone in carne e ossa c'è il confronto reale, senza pensare che poi qualcuno che passa a leggere potrebbe andarglielo a dire, visto che lo spazio è pubblico, e questo potrebbe essere anche un segnale che il dialogo risulta difficile ed è meglio affidarlo a sconosciuti che non danno gli stessi problemi delle persone che si hanno tutti i giorni davanti agli occhi e con cui si evitano certi discorsi che riescono così facili in rete...
Però è anche vero che nel reale ci si può sentire ignorati e non ascoltati, c'è il problema della solitudine, il problema di non sapere con chi sfogarsi, nel mondo virtuale il popolo dei blog è fatto proprio per questo, per leggere, ascoltare, lasciare dei commenti, e questo fa stare "bene" finchè si rimane nel virtuale.
L'importante è esprimere se stessi, scavarsi un propro spazio personale esprimendosi con la grafica, lo stile, i colori, la poesia, e il proprio modo di scrivere, e l'idea in se stessa non è negativa, In linea di massima penso che aprire un blog è una possibilità in più che la tecnologia mette a disposizione per ampliare i propri orizzonti, però non trascurerei di coltivare almeno un'amicizia vera per non perdere il senso della realtà, un vero amico vale più di mille blog e fa riprendere il gusto di uscire all'aria aperta, parlare a ruota libera, il voler bene sincero.
sì, il tempo a nostra disposizione è veramente poco, gli amici veri, reali sono quelli che incontriamo il sabato o la domenica e spesso stando insieme si parla e ci si scambia i nostri piccoli, grandi segreti, il blog ti dà l'opportunità di liberarti dalle angosce, e dunque come dice ray, dalle repressioni, ma ti offre anche l'opportunità di giocare, di scrivere, di essere creativo in un momento di pausa dopo il pranzo, o la sera tardi, quando non ascolti e subisci passivamente la tv. il romanziere non racconta se stesso ogni volta che scrive un libro, il poeta una poesia, il fotografo una foto?
filoumenanike non è connesso