Discussione: Ambra
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Vecchio 03-01-2012, 23.13.40   #8
diamantea
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Che hai stasera Tina?

MariaAntonietta fu ghigliottinata, al rogo andavano le streghe...
io di sicuro lo sarò stata una strega, e ancora mi dimeno con i fiammiferi, le fiamme che mi bruciano lo stomaco e le corde vocali...

Questo è un sogno pieno di sensazioni. Ad esempio vengo condannata al rogo per un fatto nemmeno grave, la condanna arriva per eccesso di rigidità da parte del regime. Io non ci credo inizialmente, mi sembra assurdo che per una banalità mi bruciano viva, ma poi quando vedo le fiamme e l'enorme rogo mi prende la paura sul serio, ok siamo nella democrazia ma non si sa mai come se la pensa la mente umana! La sensazione è come quella di quando nel sogno della Mimma uccisa dalla mamma io penso che non affonderà il coltello nel suo petto, invece lei la uccide, per cui stavolta non rischio, nel dubbio vado via.

Dal fuoco scendo al mare, anche lì rischio di morire annegata, in mezzo al mare, ma qui c'è questo signore distinto che viene a salvarmi, con il suo bastone... questo bastone particolare, nero e liscio, non è rigido ma nemmeno molle, vibra ma scansa l'acqua, è afficace, somiglia tanto al serpente di un altro sogno dove me lo tolgo dal collo senza rompere la collana di perle... anche qui sensazione di uomo compassionevole, mi aiuta ad uscire accelerando il tempo del ritorno, che mai vorrà dire non lo capisco. Dal mezzo del mare non si esce a nuoto, tornando a riva, ma si attende la stagione che mi porta a riva, sulla sponda in modo naturale. Credo che anche questo abbia a che fare con quel discorso sui filtri che si aprono secondo natura.

Riguardo i quadrati... nessun videogioco, anche qui altre sensazioni che ancora non so descrivere. Io sto al centro, a sinistra il quadrato schiumoso, a destra si, ci sei tu con il tuo abbandono di bambine, mi dispiaceva dirtelo, eri in piedi, sguardo costernato, braccia lungo i fianchi e mani chiuse, tu la davi in adozione, ti liberavi di lei. Quadrati stagni da cui non si può uscire, bisogna scegliere su quale stare.
Anche qui sensazioni, il mio senso materno si è riaffacciato, è da due giorni che sono più buona, ho il pianto dentro per questa bambina che non viene nutrita bene, o cibo pesante, o buon latte mio che non riesce a succhiare o il tuo abbandono a estranei. Sento un grande dolore, alla mia età mi manca il turgore della giovinezza adeguato per allattare una bambina malgrado ho un ottimo latte.

Poi il viso della bambina è particolare, la sua testolina con i capelli neri, e la bocca a cuoricino che le bacio delicatamente.
La guance paffute ma quadrate sul viso tondo, non so spiegare, è una forma particolare, quasi a dire che è la forma di questa bambina più che la bambina ad essere importante.
Sento delle qualità femminili molto particolari, quasi dimenticate.

Il nome Ambra non mi piace, non so perchè la devo chiamare così, io l'avrei chiamata Giuliana o Ivana ma nostra sorella dice Ambra, come la resina, come l'ombra, ma aspetto Ray quando mi dirà il significato di questo nome, è stato buono a mettermi in lista

Quando la bambina sta per nascere io sono nel bagno della nostra casa paterna, mi sto lavando e so di dover avere la bambina. Prima di vederla viene il mio ginecologo, lo stesso dell'altro sogno, e mi spreme l'utero, una pratica dolorosa ma necessaria soprattutto ora che non avrò più figli dice lui, non deve lasciare nessun residuo dentro l'utero, poi la sorella mi da la bambina.

Che dici Tina, chiudo la botola?
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"

Ultima modifica di diamantea : 03-01-2012 alle ore 23.16.19.
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