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Vecchio 09-11-2009, 18.24.40   #8
Sole
Conosce ogni vicolo
 
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Predefinito Nascita di Gesù dall'apocrifo: Codice di Hereford

Uscì in quei giorni un editto di Cesare Augusto affinché fosse recensito tutto il mondo e ognuno dichiarasse i suoi redditi nella sua patria e città; affinché ognuno facesse recensire tutte le cose proprie e non soltanto se stesso, ma anche le mogli, i figli, le figlie, i servi e le serve, i poderi e gli armenti, e facesse iscrivere anche i crediti e tutta la mobilia della sua casa; affinché ognuno ritornasse nel luogo ove era nato e desse il censo e il tributo.
Fu allora necessario che Giuseppe fabbro, che prima si chiamava Moab partisse per Betlemme, città del re Davide, con i suoi figli e con Maria datagli in sposa dal tempio del Signore, dato che Giuseppe e Maria erano della tribù di Giuda e della famiglia di Davide.
[...]
Avvicinandosi a Betlemme, Giuseppe li precedette nella città lasciando suo figlio Simeone con Maria che, essendo incinta, procedeva alquanto più lenta.
Entrato nella città di Betlemme, sua patria, stava in mezzo alla città e gridava dicendo: "E' ben giusto che ognuno ami la città e la patria natia, e giunto nella propria tribù quivi si riposi, giacché essa è il riposo dato a ogni uomo. Esultante, io ti rivedo ormai dopo molto tempo, Betlemme, città del grande re e profeta di Dio, Davide".
Detto questo si pose a guardare, e vide una stalla isolata e vuota; disse tra sé: "E' necessario che noi alloggiamo in questo luogo, poiché pare che sia un ricovero per pellegrini, mentre io non ho n‚ ospizio n‚ albergo dove possiamo fermarci". Così Giuseppe scelse quel luogo per alloggiarvi e fermarsi con tutti i suoi, poiché, pur essendo un'abitazione piccola, certo era adatta ai poveri; era molto appartata dai clamori degli uomini e dal tumulto delle folle, e quivi nulla poteva nuocere a una donna partoriente.
Dopo ciò, uscito nuovamente dalla città, guardò sulla strada ed ecco che vede Maria con Simeone che si stavano già avvicinando.
[.....]
Allora Giuseppe disse a Maria: "Signora figliuola, hai sofferto molto per causa mia! Entra dunque e abbi cura di te". E ordinò a Simeone di portare l'acqua per lavare i piedi, di preparare i cibi e di somministrarle diligentemente ogni altra cosa di cui avesse avuto bisogno.
Simeone disse poi segretamente al padre: "Che pensiamo che succeda a questa fanciulla? Parla per tutto il tempo tra sé e sé, e prega". Rispose Giuseppe: "Essendo stanca del cammino che abbiamo percorso, parla in segreto con Dio". Ma Giuseppe disse questo dissimulando. E avvicinatosi a Maria, la pregò di alzarsi, di salire sul lettuccio, che egli già le aveva preparato in quella grotta, e di riposarvisi.
Avvenuto questo, Giuseppe volle uscire un poco fuori, in città. Ma subito lo seguì Simeone per dirgli: "Affrettati, signor padre, e vieni dentro al più presto da Maria! Desidera molto che tu sia con lei. Penso che il suo parto sia già vicino". Giuseppe gli disse: "E' necessario che io non mi allontani da lei. Ma tu figlio, corri presto in città e cerca un'ostetrica che venga a prestarle servizio". Simeone gli rispose: "Io che sono sconosciuto in questa città, non so come e dove troverò una donna ostetrica. Ma ascoltami, padre: ho fiducia e sono certo che Dio ha cura di lei; egli invierà un'ostetrica e una balia, e le procurerà ogni cosa necessaria".
Mentre dicevano tra loro queste cose, apparve davanti a loro una ragazza che veniva portando il seggiolone sul quale sogliono partorire le donne. Al vederla, si meravigliarono. Giuseppe le rivolse la parola, dicendo: "Figliuola, dove vai con il seggiolone che porti?". La ragazza gli rispose: "La mia maestra mi ha mandato in questo luogo, e lei mi vien dietro velocemente". Giuseppe, allora, guardò e vide che una donna stava scendendo in fretta. Pieno di gioia, le andò incontro e la salutò. Questa donna gli disse: "Uomo, dove vai, che vuoi?". Egli rispose: "Cerco e voglio un'ostetrica ebrea". Gli domandò: "Sei tu un uomo di Israele?". Rispose Giuseppe: "Sicuramente, io sono Israelita!". Allora la donna gli disse: "Ecco, venne da me un giovane bellissimo con grande fretta, e mi ordinò: Va' presto in quel luogo ad accogliere un nuovo parto giacché una fanciulla che viene da Nazaret partorisce il primo bambino. Chi è dunque questa fanciulla?". Giuseppe rispose: "Certo, mi è stata data in sposa, ma in verità ha concepito dallo Spirito santo, restando intatta e vergine". Essa domandò. "E' vero ciò che tu affermi?". Rispose Giuseppe: "Vieni e vedi!".
E la introdusse con sé nell'ospizio. Era ormai sera. Entrando videro una luce fulgidissima che irradiava tutt'intorno la grotta ove era Maria, tanto che la donna non osava accostarvisi. Ma Giuseppe, avvicinatosi a Maria, le disse: "Ecco, ti ho condotto l'onesta ostetrica Zelam, che sta fuori poiché a causa dello splendore di questa luce non si può avvicinare". All'udire ciò, Maria sorrise, e ordinò di introdurla da lei. Giuseppe, andato dall'ostetrica, le disse: "Entra! Te lo ha infatti ordinato la signora, e visitala". Allora l'ostetrica entrò nella grotta nella quale ne di giorno, ne di notte mancava la luce.
Dopo che essa aveva permesso di essere visitata, l'ostetrica esclamò a gran voce con ammirazione: "O Signore, Dio grande e onnipotente, abbi pietà! Poiché non si è mai udito n‚ visto che le mammelle siano piene di latte e il nato maschietto dimostri che sua madre è vergine. Nel neonato non appare alcuna macchia di sangue, nessun dolore si è manifestato nella partoriente. Ha concepito vergine, vergine ha partorito, e dopo aver partorito rimane vergine".


continua....
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?

Ultima modifica di Sole : 09-11-2009 alle ore 18.41.19.
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