Discussione: I "passaggi"
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Vecchio 17-08-2007, 22.54.24   #4
Ray
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Originalmente inviato da RedWitch Visualizza messaggio
Ho provato a stare "sveglia" per qualche minuto, alzandomi dalla sedia, ed effettivamente, il momento che si perde più facilmente, è quello del passaggio da uno stato all'altro (seduto/in piedi). Mi sono chiesta il perchè... è possibile che l'abitudine a certe cose sia talmente meccanica da farci proprio dimenticare che esiste? Se osservo per qualche minuto me stessa , quando vado a fare la ricapitolazione degli ultimi minuti ricordo tutto in maniera nitida, tranne proprio i momenti che dicevi tu.. Credete che sia possibile che l'abitudine sia talmente radicata da farci dimenticare completamente di compiere dei gesti, quali alzarsi, sedersi etc?
Bene, hai sperimentato quello che intendevo e con fatica cercavo di spiegare, quindi ho almeno un interlocutore.

Anch'io, quando ho notato questa cosa mi sono chiesto perchè accade. Dopo svariati tentativi falliti, nei quali come dici tu ricordando mancava sempre quell'istante, mi sono dovuto arrendere al fatto che era effettivamente più difficile e non era che calavo l'attenzione. Semplicemente l'attenzone fornita, se bastava per tutti i "tre minuti" o quel che era, non era invece sufficiente per l'istante del passaggio... questo attimo sfuggente.

In prima istanza ho valutato l'opportunità di lanciare la poltrona dalla finestra e darmi al fachirismo (mi sarà seduto e alzato decine di volte), poi per la serie se le sberle non funzionano leggi il libretto delle istruzioni, ho provato ad usare la logica.

Quel che l'evidenza mostrava era che la questione non era lineare, ovvero tenere una concentrazione costante non bastava ad assicurarsi l'esperienza cosciente del passaggio. Tuttavia avevo la controprova che non c'era un calo, dato che se ci fosse stato, avrei perso anche il seguito, mentre mi erano chiari i momenti subito prima e subito dopo il passaggio. Ho ipotizzato che la cosa fosse una cuspide... una curva che richiedeva una sempre maggiore attenzione man mano che ci si avvicinava al momento clou... sia da dietro verso avanto che da avanti verso dietro... cioè che fosse come una specie di cima di monte, che man mano ci si avvicinasse alla cima la salita aumentasse, per poi diminuire subito passata la cima (spero si capisca).

La conseguenza di questa ipotesi faceva si che, invece di fornire attenzione costante per tutto il processo, avessi dovuto fornire un'attenzione sempre maggiore man mano che ci si avvicinava al quid. Sono ripresi i tentativi.

Lo so che è forse sto complicando eccessivamente e che entro in dettagli forse inutili, ma lo scopo che mi sono prefisso (esplorare con chi desidera gli aspetti "psicologici" della questione) e dato che almeno qualcuno (nella fattispecie Red) ci ha provato ed ha avuto risultati analoghi ai miei, preferisco rifermarmi dopo questi suggerimenti e risentire voi. Se chi ha voglie di partecipare a questo piccolo esperimento dovesse trovare poco chiaro qualche aspetto della questione lo prego di chiedere... più siamo e più ci divertiamo...



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Originalmente inviato da RedWitch Visualizza messaggio
Altro passaggio che difficilmente si becca è quando si cerca di stare svegli e invece si scivola nel sonno.. nel momento in cui ci si riaddormenta, non si nota nessun passaggio, questo porta a credere di essere svegli quando invece si sta dormendo beatamente..
Eh bon, questo è il nostro grande nemico...
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