Discussione: La pace interiore
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Vecchio 07-06-2009, 14.53.24   #8
luke
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Sono scritte in un ordine ben preciso le tre frasi...



Già... come uno che si ritira in convento e crede di aver trovato la pace dei sensi, poi esce per fare un viaggio perchè necessario e si accorge che mangia più dei pasti frugali che faceva in convento, si accorge che vorrebbe saltare addosso a tutte le ragazze che trova, si accorge che il primo che non risponde a tono avrebbe voglia di malmenarlo etc....
Finchè sei in un ambiente protetto di cui hai il controllo (fosse anche una piccola parte della tua mente) va tutto bene, ma prima o poi la saggia vita ti costringe ad aver a che fare con altri e quelli non puoi controllarli, allora ti accorgi che non puoi controllare l'ambiente (neanche se è un pezzettino della tua mente o il corpo) ma puoi e dovresti controllare te stessso in senso più ampio.

Ed allora, secondo te, adoperarsi ad un certo punto per trovare un'ambiente a noi congeniale, inteso anche intermini di amicizie, frequentazioni e posti in cui ci troviamo, è uno sforzo inutile oppure no?
E' ovvio che in un percorso di crescita ci si debba comunque confrontare con situazioni e persone con le quali non ci si trova in sintonia, ma ad un certo punto si sente anche il bisogno di cercare e limitare le frequentazioni in ambiti e con persone ben definite, escludendo o limitando al massimo possibile le altre (anche se ciò è estremamente difficile e rischioso):
può essere questa una "mossa" azzeccata o sarebbe meglio concentrarci solo su noi stessi in modo da poterci adattare e sopportare qualunque ambiente nel quale ci dovessimo trovare?
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