Discussione: La pace interiore
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Vecchio 07-06-2009, 15.52.07   #11
luke
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Originalmente inviato da Kael Visualizza messaggio
Sicuramente per l'ultima domanda saperci adattare al maggior numero di ambienti possibili denota un raggio d'azione maggiore e quindi possibilità maggiori di espressione per il proprio essere.

Per la prima domanda invece credo che la vita ci metta già di fronte all'ambiente più indicato per noi e la nostra crescita in questo dato momento, intento tutti, dal primo all'ultimo, colleghi, amici, partner, famigliari, etc... tutti hanno un "compito" se così vogliamo chiamarlo, e andare a cercarsi un ambiente diverso il più delle volte significa raccontarsela e fuggire da ciò che è veramente importante. Con questo non voglio dire che se una persona è veramente odiosa dobbiamo per forza telefonarle e incontrarla ogni giorno, l'importante è essere sinceri con noi stessi e se sentiamo che una data persona ci provoca ancora attrito significa che abbiamo ancora qualcosina da "imparare" da lei, e fuggire sarebbe un peccato (nel senso di pecca, perdita). Per noi stessi.

Scusa se ho risposto anch'io, ho visto quel "secondo te" rivolto a Uno..
Figurati, anzi grazie per la risposta

Sono senz'altro d'accordo quando dici che la vita ci mette davanti in un'ambiente utile per la crescita, poi sta a noi sfruttarlo al meglio o limitarsi a prendersela con questo o con quello, rischiando addirittura di bruciare quel poco di buono che abbiamo fatto o finendo per comportarci in modo molto simile alle persone che criticavamo...
Solo che a volte capita di attraversare fasi di solitudine estrema,( non so , magari è capitato anche a te) non nel senso di mancanza di contatti con il resto del mondo, ma nel senso di mancanza di familiarità o di assonanza con la maggior parte delle persone che ci si trova a frequentare, quindi uno spera sempre di trovare qualcuno con il quale essere più in sintonia o con il quale si abbia meno paura ad aprirsi.
E' come se la sera tutti i tuoi amici andassero in posti in cui tu non hai molta voglia di andare, però ti chiedi "si vabbè non vado ma che mi metto a fare'"

Magari se capitasse di progredire maggiormente si potrà essere forti e temprati da non sentire più questo bisogno, quando si è, invece, in una specie di terra di mezzo è un momento piuttosto critico; alla fine, forse, sono proprio questi i momenti tra i più decisivi di tutta la faccenda.
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