Discussione: L'aborto
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Vecchio 26-10-2007, 19.38.39   #20
Ray
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Originalmente inviato da cassandra Visualizza messaggio
Alla fine abortirà,contro il volere del suo compagno ...ma non avrebbe voluto,rinuncia al Suo bambino per amore del compagno,per la sua reputazione,per paura di prendere un aereo ed andare lontano,perchè ha paura di raccontare come stanno le cose...ed anche perchè l'unica persona che le sta vicino la spinge verso quella direzione...oggi lei continua a pensare come sarebbe stato,prega per l'anima di suo figlio mai nato e porta il conto di quanti anni avrebbe...tutto inutile penserete ed in effetti e così...però questo non cambia che quel vuoto enorme non si rimargina e che lei nel suo cuore non avrebbe voluto farlo.
Io penso che questa persona, forse allora giovane ed inesperta di se stessa, degli altri e della vita, sia stata si orgogliosa, ofrse vanitosa, forse egoista (chi non lo è?) e magari non tanto capace di gestire le sue relazioni (capacità che viene dal sapere gestire se stessi... le proprie relazioni interne) ma penso anche che sia stata confusa, molto spaventata, molto in balia di forti pressioni esterne che reggeva male e che si sia lasciata trasportare dagli eventi (facile col senno di poi...)... ha agito come ha agito e ha combinato un casino.

Questo purtroppo accade a tutti continuamente. Siamo trasportati dagli eventi e combiniamo casini. A volte siamo fortunati e combiniamo casini piccoli, le cui conseguenze sono facilmente assimilabili, altre volte no. Può capitare anche che facciamo disastri... per gli altri e per noi stessi.
Le coseguenze dei diversi casini sono diverse, ma le situazioni interne che li ha prodotti (vedi confusione) sono le stesse. Alla fin fine credo sia stata sfortunata. C'è chi guidando distratto rompe un fanalino e chi per lo stesso motivo ammazza un proprio caro. I pesi che ne dertivano all'anima sono totalmente diversi ma, quali che siano, tocca poi portarli.

Il fatto è che quel che combianimo, le "scelte" che facciamo in situazioni come questa, dipendono da milioni di cause anche se a noi non sembra. E questi milioni sono dati da tutte le piccole e grandi cose che in noi hanno agito, tutto ciò che ci porta ad essere quel che siamo in quel preciso momento e davanti a quella situazione. Ci pare di scegliere e poi magari ci pentiamo, ma difficilmente, per non dire quasi mai, avremmo potuto agire diversamente. Il senno di poi, quando ci serve, non c'è mai.

Io non credo che la persona in questione avrebbe potuto fare granchè altro. Quel che ha fatto dipende da quel che era, dai suoi di allora pregi e difetti se vogliamo, i quali però dipendono da tutte le minuscole parti della sua vita.. dipende da quel che pensava e sentiva in quel momento anzi, da quel che in quel momento riusciva a pensare e sentire... nonchè da quel che riusciva a fare.
Ha fatto come ha potuto... forse male, ma come ha potuto.

Come ogni casino che combiniamo possiamo trarne profitto o meno. Certo, più grosse sono le conseguenze più è difficile, ma anche più grosso è il profitto che possiamo trarne (lo so che è paradossale... )... i pesi da portare quelli sono. Quel che è certo è che se combiniamo casini grossi e non siamo proprio del tutto insensibili, ce ne ricordiamo più facilmente e, se possiamo imparare qualcosa da quella faccenda, quel qualcosa si imprimerà bene, lo avremo davanti tutte le volte.

Io auguro a questa persona di riuscire a dotarsi della Forza necessaria per migliorare quel "come ha potuto"... brutto da dire forse, ma finchè resta in quell'evento ci lascia energie che potrebbe usare per superarlo prima e meglio. Ma anche questo fa parte dei pesi... noi qui siam tutti bravi a teorizzare, a dire cosa sarebbe da fare... che poi è anche vero, solo che farlo con le palle di ferro alle caviglie è più difficile.
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