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Vecchio 16-05-2008, 14.40.37   #21
griselda
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Ecco hai già tirato fuori una cosa, c'è differenza tra doversi costringere ad essere autoritario per non perdere il rispetto, per paura di perderlo, per paura di rovinare qualcuno non dandogli la giusta educazione o che altro....... ed essere autorevoli (in qualsiasi campo) perchè si cerca, si da e si pretende la precisione.
Entrambe le parole derivano da autore, cioè colui che inventa, che scrive... ma in senso più largo ed originale agisce. "chi è autore del suo male......"
La differenza tra i due (autoritario ed autorevole) è la stessa che corre tra imbellettato e bello.
La differenza tra pretendere che le cose vadano così perchè abbiamo paura (imbellettato) o che devono andare così perchè fa parte del nostro modo di essere (bello) e quindi, uno cerca di imporle agli altri ma non le impone a se stesso mentre l'altro le impone da sempre a se stesso per cui per lui è così che devono essere non esiste altro modo anche perchè ha sperimentato che lo sono e le vive quotidianamente, ma siccome questa esperienza non si può imprimere a forza o la si comprende perchè è in noi oppure si ha bisgno di sperimentare e la persona autorevole lascia che sperimenti senza che l'incoscienza faccia cadere nel baratro, un modo di mostrare nel piccolo cosa può accadere nella vita?
MI sembra anche un modo si insegnare a prendersi le proprie responsabilità.


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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Al contrario però anche uno autoritario per carattere, che si costringe ad essere comprensivo, amorevole etc... non è una buona cosa, i padri vecchi e nuovi sono avvisati .
Questo perchè ? Perchè senz'altro sua moglie è il suo contrario? e non ci sarebbe più equilibrio?
O perchè andrebbe contro la sua natura e poi esploderebbe è un reprimere ciò che si è?

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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
L'altra differenza che raramente si osserva è che l'autorevole, il burbero (sono due cose diverse, ma che spesso si incontrano e con un aspetto comune) amano talmente l'altro da volere il meglio per lui, solo il meglio, se non possono darglielo preferiscono concentrarsi su altro altrimenti sarebbe una violenza, l'unico controllo che vogliono è su loro stessi.
Questo per il discorso sopra che se non entra con le parole vuol dire che non si ha dentro quell'esperienza e quindi la si deve fare? E che non è controllando l'altro che gli si sarà di aiuto ma facendogli sperimentare in modo blando in modo che abbia l'esperienza ma senza farsi malissimo, una esperienza da piccoli che insegna è meglio che una dura da grandi è questo?

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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Gli autoritari vogliono solo il bene del proprio potere, per il controllo sull'altro, un autoritario non vuole perderti, così perderebbe la possibilità di provare a mantenere il controllo. In quel caso estremo è disposto anche a inzuccherarti, purchè tu rimanga.
Il fine dell'autoritario è quello di salvaguardare se stesso, non vuole soffrire lui e controlla tutto affinchè non succeda e per questo è disposto a tutto, ma così facendo impedisce all'altro di crescere facendo le esperienze che gli mancano.

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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Mi rendo conto che dinamiche che ci portiamo dietro fino dai primi anni della nostra vita non sono facili da vedere sul campo di battaglia, in teoria si, "è così... vedo questo... etc" poi quando "c'è da muovere il sederino" si perde il filo della ragione.
Uff si è proprio così. Ma si può fare si può imparare!

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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Bisogna ammettere che se una cosa ce la portiamo dietro da 20 o più anni... magari da un periodo più lungo di quando non l'avevamo, noi siamo quella cosa, è talmente radicata in noi che è indistinguibile come cosa separata, non è una mano di vernice, è profonda, per questo non è neanche facile osservarla. Un amico può provare a scartavetrare, ad incidere, a bucare (hai presente i tasselli che si fanno alle angurie?) per vedere e far vedere quanto profonda è la cosa... ma fa male, non può far bene, non è possibile farlo con una carezza.
Cavolo quando ho scoperto di essere ansiosa mi sono resa conto di molte cose, eppure lo sono sempre stata ma non lo vedevo, così chissà quante altre cose. Io sono la mia stessa ansia eppure non ne ero consapevole. Neppure davanti a racconti di altre persone mi ci rivedevo, pensavo si ogni tanto capita anche a me, si si me la raccontavo.
E' così per tutto?

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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Da soli invece che si può fare?
Iniziare a distinguere i due tipi non è male come inizio, ricordandosi che si è quella cosa.
Nel caso dell'autorevole e l'autoritario vale il rendersi conto per chi ci si sta muovendo se per il nostro sederino oppure per il bene dell'altro, il controllo va posto su di noi, devo sempre fare attenzione se mi sto parando il culo dalla possibile sofferenza che proverò nel vedere mio figlio sbagliare, ma sapendo e ricordando che se fa quello sbaglio è perchè gli serve, e prima ne fa esperienza e prima potrà impare da esso?
Mammamia che fatica mettere insieme tutte ste cose nella speranza poi di ricordarmele che per me è la cosa più ostica,
Capo ho capito qualcosa oppure no?
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