La sperimentazione farmaceutica per la risoluzione delle malattie e conseguenti guarigioni da alcune malattie mortali, sono da una parte accettate quando mettono davanti alla possibilità personale di risoluzione di una malattia grave.
Ma accettare: morte tua vita mea è cosa giusta?
Se effettivamente ci fosse la possibilità di lavorare esclusivamente per la risoluzione di alcune malattie gravi la cosa potrebbe essere accettabile?
Il fatto è che una volta dato il via ad una qualsiasi cosa questa porta con se il male e il bene.
Una volta accettata la vivisezione su animali domestici (anche se senza famiglia, vedi randagi...selvatici...) quali inutili esperimenti vedranno la luce nei laboratori?
Senza una regolamentazione e senza sensibilità che possa portare a fare per necessità ma con animo sensibile alla sofferenza altrui a cosa andremo incontro?
Tutte queste domande, accettando di prendere in considerazione di poter vivisezionare un animale, che non so bene cosa comporti perchè non ho mai assistito ad una vivisezione, ma ho visto l'esito di esperimenti atti alla sperimentazione selvaggia e fine a se stessa, possono avere una risposta piena di Umanità?
Come abbiamo visto altre volte ci sono animale che sono migliori adirittura di alcuni uomini, come poterli riconoscere da tutti gli altri ?
Fatti questi miei piccoli ragionamenti direi che non posso accettare che degli esserini innocenti vengano trucidati in nome di una non si sa bene finalità.
L'uomo si sà fa quel per cui è portato di conseguenza senza regolamentazioni ferree non avrebbe neppure un freno a non esagerare di per cui la mia tesi viene ancora una volta avvalorata e ancora una volta mi trovo a votare no.
Oggi ci sono le cosidette cavie da laboratorio quei topini e anche qui dovrei dire che sono ipocrita, che siccome questi esserini non mi fanno tenerezza come gli altri e con loro non mi hanno mai trasmesso, per educazione, niente di positivo, sarei più predisposta ad accettare che la vivisezione sia perpetrata su di loro.
Invece fare del male senza un fine nobile e di vitale importanza penso sia la cosa più penosa che l'uomo possa commettere.
Pertanto mi ritrovo a versare il pollice
nei confronti di questa crudeltà che un paese che si ritiene civile non dovrebbe più mettere in atto.