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Vecchio 24-07-2008, 17.27.49   #19
gibbi
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Si, ancor prima di decidere se rubare o meno... è il fatto che una certa situazione sia un'occasione che fa l'uomo ladro... la stessa situazione per un altro potrebbe non essere un'occasione e non farlo ladro. Il che è abbastanza ovvio: qualcuno in una certa occasone ruberebbe (condizonale) e qualcun altro non gli passa neanche per la testa.

Solo non parlerei di consapevolezza. E' come leggiamo, forse istintivamente, la situazoine che fa la differenza... quel qualcosa, quella lettura, che ci fa venire in mete l'idea "ecco, adesso potrei rubare".

Quel potrei ha fatto il ladro in me. Poi posso rubare o meno e se rubo divento ladro, sono ladro, se non rubo no. Se non rubo vuol dire che ho tenuto il ladro in me sotto controllo, che l'ho dominato, altrimenti viceversa.
Che meriti ha chi non ha occasioni?
Tuttavia... affinchè si legga la situazione come occasione, non serve forse che sia già scisso in un certo modo?
E' un po' il discorso della purezza, dell'ingenuità (non mi viene in mente di rubare) che persa (con l'idea di rubare) non può essere per meriti riconquistata ma può diventare integrità.

Vorrei comprendere meglio la parte nerettata .
ll bambino A si accorge dell'occasione mentre il bambino B che non coglie nella situazione che ha davanti l'occasione per prendere le caramelle . Ma la differenza sta solo nel fatto nelle diverse esperienze , modi di essere , educazione dei due bambini oppure occorre qualcos'altro affinchè uno veda e colga e l'altro no ?
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