Discussione: Fame emotiva
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Vecchio 06-07-2011, 13.11.52   #20
Sole
Conosce ogni vicolo
 
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Citazione:
Originalmente inviato da Edera Visualizza messaggio
Ora io non so se a questa comprensione profonda possiamo arrivarci con la ricapitolazione. Ho però il dubbio che possa accadere ciò che succede anche in analisi, cioè che si va a tirare fuori quello che si ricorda, che si pensa possa essere stato col rischio di girare un po' intorno... Insomma ho come la sensazione che in realtà la genesi del vuoto che tentiamo di riempire assuma molti volti ma in realtà rimanga inaccessibile
Questo dubbio che esprimi è stato proprio esposto nella discussione sulla ricapitolazione, ci sono delle differenze di approccio e di lavorazione tra l'analisi e la ricapitolazione.

Citazione:
Sì, però penso che oltre a molta energia ci voglia anche altro. Metti che si arriva ad accettare di sentire quel grido come l'hai ben chiamato tu, ad ascoltarlo con tutto il proprio amore e volontà di capire da dove viene.. Se il grido si presenta alla mente come un sentimento indistinto, di sofferenza indifferenziata, ci troviamo a tu per tu con l'emozione ma non riusciamo ad elaborarla, a comprenderla col pensiero, a dargli dei confini. Quindi secondo me oltre all'energia che potrebbe arrivarci dalla ricapitolazione serve una mente ordinata e la comprensione di quello che ci è accaduto, del dove, quando e come si è formato il buco che tentiamo di riempire.
Certo che bisogna guardare indietro per capire come siamo adesso, però se si aspetta di avere una mente ordinata non si potrà cominciare mai veramente. Forse che è la mente stessa che suggerisce che in fondo non si può perchè è tutto confuso.
Quote:
Ora io non so se a questa comprensione profonda possiamo arrivarci con la ricapitolazione.
Assolutamente si. Forse maggiormente profonda ancora di anni di analisi, ma questo non posso dirlo con certezza. Ricapitolare non è la stessa cosa di analizzare con i sentimenti di oggi il passato. Ma osservare e ripercorrere i fatti di ieri con i sentimenti di ieri, per farli riemeregere.

Comunque non ho detto: non si deve mangiare assolutamente quando viene voglia. Red chiedeva se era possibile e le ho suggerito come mi comporto io. Questo fermarmi davanti al cibo -che per me è maggiormente lo shopping, o spostare cose in casa, (come per Red la frase miracolosa "solo ciò che davvero mi soddisfa" mi ha aperto un universo tutto nuovo su come gestirmi, mi fa porre immediatamente la questione prima che l'impulso sia troppo soporifero per resistere) - e ascoltare cosa sta gridando, anche se non capisco la lingua in cui mi sta parlando mi aiuta comunque a non trasferirmi altrove. Mi aiuta.. non è risolutivo, mi aiuta. La soluzione sta certamente nella ricerca profonda di se. Ma anche se la lingua è sconosciuta, la si può imparare ascoltandola.


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Scusa Grii ho invaso un pochino il tuo thread, avevi altre intenzioni
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Sole non è connesso