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Vecchio 10-08-2009, 15.47.40   #5
Ray
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Predefinito gioco equo

Uno dei concetti fondamentali per arrivare a farsi un'idea chiara sul gioco d'azzardo è quello di "gioco equo".
Si chiama equo quel gioco la cui posta è proporzionata alla probabilità e la compensa (definizione imprecisa, man mano ne troverremo di migliori). Faccio un esempio.

Se io ed Era giochiamo con un dado e lei scommette sull'uscita di un numero dispari ed io sull'uscita di un numeno pari, abbiamo ad ogni tiro entrambi il 50% di probabilità di vincere.
Se quindi, ad esempio, ad ogni tiro entrambi giochiamo un euro e chi vince li intasca tutti e due il gioco è equo... in quanto a pari probabilità corrisponde pari vincita e perdita.
Se invece ad ogni tiro io mettessi due euri ed Era 1 e chi vince incassa tutti e tre gli euri, ecco che il gioco non sarebbe più equo, ma sbilanciato a favore di Era.
Dopo 10 tiri, ammettendo che escano 5 pari e 5 dispari, col primo sistema (un euro a testa) saremmo pari, col secondo sistema (io due euri e lei 1) alla fine lei avrebbe vinto 5 euri e io ne avrei persi altrettanti, pur con una frequenza attinente alla probabilità.
Col secondo sistema, affinchè io vincessi, si dovrebbe verificare una situazione scarsamente probabile, ossia dovrebbero uscire, su 10 tiri, almeno 7 pari.
Credo sarebbero tutti concordi nel darmi dell'idiota se accettassi un regolamento del genere.

Vista da un altro punto, il gioco equo permette di calcolare la vincita che si dovrebbe offrire allo scommettitore su una determinata scommessa. Per esempio, se io fossi il banco ed Era col suo dado vorrebbe scommettere sull'uscita del 6 io dovrei offrirle, affinchè il gioco sia equo, 5 euri per ognuno da lei scommesso, dato che lei ha una possibilità su sei di vincere e io 5.

Va da se che qualsiasi gioco d'azzardo organizzato non può essere equo, ma sarà sempre sbilanciato a favore del banco. Questo vale per tutti i giochi e, se ci pensate, è ovvio che sia così. Da una parte perchè chi banca deve guadagnare, dall'altra perchè ha dei costi di gestione per bancare e questi incidono molto a vanno assoribiti dallo sbilanciamento a favore.

Quindi non si tratta di stabilire se un gioco che ci viene proposto, come il lotto o la roulette, sia equo o meno, ma quanto sia lo sbilanciamento a favore del banco... per stabilire quanta fortuna è necessaria per vincere lo stesso.
Ci sono giochi in cui lo sbilanciamento a favore del banco è abbastanza piccolo e altri in cui è molto elevato. I giochi organizzati dallo stato appartengono tutti, quale più quale meno, a questa seconda categoria. Cercheremo di capire quanto (grazie agli elementi di calcolo... nei prossimi post) e quali sono i giochi più "convenienti"... che sarebbe però più corretto chiamare "meno sconvenienti". Saperlo aiuta.

Ultima modifica di Ray : 10-08-2009 alle ore 15.51.32.
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