Citazione:
Originalmente inviato da Uno
Venendo al discorso di Edera, "è curioso" che non ci si preoccupa che un bambino di 12 anni possa cadere nelle mani di un pedofilo (o pedofila), ma subito suonano i campanelli pensando che qualcuno possa farsi gli affari di famiglia.
Io, che conosco il web e il mondo in generale, non mi preoccuperei del perchè questa mamma aggiunge gli amichetti del figlio, mi preoccuperei che mio figlio possa relazionarsi in qualche modo sbagliato con il mondo.
Le motivazioni di quella signora possono essere le più varie, potrebbe voler controllare gli amichetti del figlio per controllare il figlio, potrebbe voler avere un numero alto di "amici" etc....
Ah.... se mia madre (o chiunque altro) mi chiedesse un parere e non volesse poi ascoltarlo (non dico accettarlo per forza, ma ascoltarlo) non le darei la possibilità di farlo per due volte. Sarò duro.... ma anche piuttosto risparmino.... è inutile sprecare tempo ed energia.
|
Si ovviamente io ho analizzo l'uso di Facebook per chi è già adulto, in effetti non analizzato il problema bambino che è un tantino pericoloso, anche senza arrivare la pedofilia. Conosco una coppia di persone marito e moglie separate, il marito utilizza il profilo del bambino, per offendere la moglie, dicendo che è una scansafatiche, una cattiva madre etc.
In ogni caso forse nessuno pensa alla pedofilia, perchè ci sono tantissimi mezzi purtroppo su internet dove un bambino può caderci. In ogni caso i profili di bambini sono più controllati e forse si pensa (anche erroneamente) che dietro al bambito, c'è un gentirore che li segue. Mia sorella dice di rifiutare profili di bambini, perchè a passare da pedofili ci vuole poco.
Comunque hai ragione: io la ma infanzia e parte dell'adolescenza, l'ho passata a giocare a nascondino, nei prati, e a vivere realmente nel mondo, mi rendo conto che oggi un bambino di questa età non ha queste possibilità e se le nega.
Un altra cosa che trovo triste su facebook sono il profilo unico di coppia: mi sembra un modo per non avere il dubbio che il partner possa cornificare l'altro, mediante facebook.
