Citazione:
Originalmente inviato da Ray
Il ghiaccio è anche connesso al sonno, anzi al sonno lungo e, se si vuole, artificiale. Possiamo pensare all'ibernazione, ma anche al fatto che il freddo conserva bene e che molti bio-reperti antichi sono giunti fino a noi proprio grazie al ghiaccio.
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Possiamo certamente anche ricollegarci al microcosmo quotidiano in cui ognuno è immerso.
Un ruolo evidente, che mi fa pensare alla solidità ossia alla rigidità dell'oggetto ( anche dell'uomo si potrebbe parlare secondo me sempre, almeno fino ad un certo punto, di " oggetto " e non di soggetto ) lo assume il concetto di conservazione.
Il conservasi o addirittura il " pre-servarsi " secondo me è la dimensione che inconsciamente si attiva per la salvaguardia di se stessi( in quanto oggetto solidificato ).
Se, ad esempio, possiedo un blocco - che potrebbe derivare da qualsiasi motivo, ad esempio la paura che puo assumere determinate " forme " - e questo si fa vivo durante la giornata in conseguenza di un fattore scatenante, mi troverò in una condizione di immobilità, e dunque nella impossibilità di scegliere tra le alternative possibili. Probabilmente quella condizione si attiva poichè " vuole "( voglio ) preservare un mio modo di essere, vale a dire un modo al quale sono legato da un automatismo psicologico, conforme a ciò che sono rispetto al blocco stesso.
Mi auto-proteggo cercando in sintesi di lasciare quella dimensione di ( apparente ) immobilità per non consentir-mi di trovare un collegamento.
Pertanto mi riferisco più precisamente al momento che segna il confine tra le due zone di cui Ray parlava prima, che si attiva proprio pèrchè soggiaccio ad esso.Allo stesso tempo " devo " pre-servare una condizione tale da non mettere in collegamento le due parti di me che altrimenti potrebbero con-vibrare.
In questo riprendo Ray:
Citazione:
Questo sbloccarsi può facilmente ricordare una rottura del ghiaccio... a questo punto ghiaccio che separa due fonti di calore, che impedisce il passaggio e la condizione, che fa da schermo tra i due, rimandando ad ognuno quel se stesso che vorrebbe far passare... un po' come uno specchio...
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