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Vecchio 26-12-2010, 19.10.40   #3
Ray
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Come ho detto nel post precedente farò un tentativo di esporre quella che l'antroposofia chiama la costituzione dell'uomo e nel mentre cercherò anche di collegarla ad altre discipline tradizionali per individuarne differenze e somiglianze nel caso possano tornare utili.
Facendo mente locale mi sono reso conto che è un'operazione per nulla semplice e per nulla breve. Io ci provo lo stesso, tuttavia può darsi benissimo che faccia un po' di confusione... è molto probabile che farò chiarezza in me sull'argomento proprio scrivendone e soprattutto paralndone con voi. Quindi vi chiedo per prima cosa di non prendere arpioristicamente per buono quanto dico e per seconda cosa di rilevare le incongruenze. Fatto questo credo che poi, discutendo dei vari punti, avremo qualche probabilità di chiarirci la questione. A chi interessa, ovvio.

Innanzitutto Steiner parla di una suddivisione che penso sia nota grossomodo a tutti. Parla di tre "corpi": fisico, eterico e astrale. Ho virgolettato la parola corpi perchè in un certo modo lo fa anche lui, specificando che intende qualcosa di parecchio più ampio, come significato, di quello che si intende comunemente per corpo, essendo una parola riferita esclusivamente al fisico.
In realtà noi qui sul forum abbiamo già parlato della questione quando abbiamo discusso della materia sottile e siamo soliti, o perlomeno io sono solito, parlare di "corpo" intendendo un supporto alla coscienza. Lui ne parla, se ho capito un minimo, come di una qualunque cosa che abbia forma. Ma ci torniamo.
Un concetto che appare come fondamentale, anche se lui lo liquida in poche righe, è il rapporto gerarchico tra questi corpi. Dopo aver spiegato la loro interdipenza, sostiene (e qui siamo in linea con cose che abbiamo sentito in tutte le tradizioni) che questi corpi sono tra loro in relazione gerarchica e che uno dipende dall'altro. Il fisico quindi dipenderebbe dall'eterico (o vitale), il quale quindi godrebbe di un grado di realtà maggiore di quello fisico, appartenendo ad un livello di manifestazione meno condizionato dell'altro. E' grazie all'azione del corpo eterico che quello fisico mantiene la sua forma e non cede alla forze disgregative proprie della sostanza densa, che lui chiama minerale. In pratica, cessata l'azione dell'eterico, il fisico va in putrefazione. L'astrale svolgerebbe un simile compito di mantenimento sull'eterico, anche se il grado di autonomia di quest'ultimo sarebbe comunque sufficiente ad una certa esistenza in proprio. Il mondo vegetale sarebbe composto di queste sole due componenti. Quindi l'eterico avrebbe forma in se... ma sulle caratteristiche di questo "corpo" torniamo... io credo che dovremmo parlarne al lungo dato che da quello che dice Steiner mi sorgono molte più domande di quante risposte dia. Insomma, il suo discorso preso da solo non sta tantissimo in piedi.

In ogni caso, altro concetto importante, questi corpi, nell'uomo comune, sarebbero governati in modo abbastanza autonomo da forze loro e ognuno seguirebbe i propri ritmi e le proprie funzioni, senza che l'uomo ne abbia controllo alcuno. E qui ci avviciniamo, seppure con altri termini, a quanto sappiamo da Gurdijeff e quello che dice quest'ultimo torna parecchio utile per comprendere molte cose.

Il realizzato sarebbe colui che, tramite lavoro, è riuscito a prendere possesso di questi tre corpi, traformandoli, spiritualizzandoli, e facendone tutt'uno... ma ci arriviamo in un modo o nell'altro.

Bon, intanto lascio questo, vedo se qualcuno vuole dire qualcosa, poi continuo.
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