Discussione: Elaborare un lutto
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Vecchio 04-05-2010, 19.32.20   #29
griselda
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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
Però Grii, non prendertela, ma da quella parola: sopravvivenza, si ha la sensazione che se va via qualcuno nasce rabbia. Ed è di questo che mi pare si sta cercando il nocciolo.
Se si vede la dipartita, qualunque essa sia, come una questione di sopravvivenza è un pò come addossare agli altri la responsabilità del nostro benessere o malessere. Mentre invece una persona è libera di scegliere noi o non noi in qualunque condizioni si è. Triste, crudo, duro che sia.
Una cosa come questa non vale il suo contrario ovvero, perchè non nasce rabbia anche altro, paura, risentimento e via dicendo, lo so che qui diciamo cosa andrebbe fatto e cosa invece avviene e a cosa bisogna tendere. Ma le realtà non è che perchè non vanno messe in atto non siano reali di sofferenza.

Stavo proprio consideranto nel globale il discorso del lavoro e mi è venuto in mente il piccolo principe, il libro... questo mondo, anzi gli insegnamenti a cui siamo stati sottoposti insegnano tutto il contrario di quello che in effetti andrebbe messo in atto.
Dovremmo essere distaccati da tutto e da tutti, amare dovrebbe voler dire non tenere l'altro al guinzaglio, dovrebbe addirittura tenuto segreto penso perchè è roba nostra. Insomma tutta una serie di cose che ho imparato al contrario di come invece andrebbero fatte, viste, messe in opera.
Nel libro mi ricordo che si parlava di affezionarsi roba tremenda diventa dipendenza e in questi termini poi porta si la rabbia come tutto quello che si vuole possedere e non si può.
Ma come ci siamo capitati qui sulla terra? Mi pare di aver letto che fosse un premio, chissà se si poteva dire: no grazie! ahahah scherzo eh
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