Discussione: Praga
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Vecchio 21-10-2007, 00.47.38   #3
griselda
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Predefinito Orologio Astronomico

Nella parte della Città vecchia, a lato di una enorme piazza, possiamo ammirare l’orologio astronomico che fu installato sull’edificio del municipio agli inizi del XV secolo. (1410)
Sono rimasta li almeno un ora ad ammirarlo ed ogni volta che passavamo per la piazza se stava per scandire le ore non perdevo l’occasione di rimanere li con il naso all’insù, assieme al nugolo di persone che staziona li in ogni momento della giornata.
Il suo creatore si chiamava Mikula di Kadan lo costruì insieme a Jan Ondrejuv chiamato Sindel, professore di matematica e astronomia dell’università di Praga. Una leggenda invece racconta, che nel 1490, l’orologio fu ricostruito dal maestro orologiaio Hanus il cui vero nome era Jan Z. Ruze, ma i consiglieri comunali che ordinarono il lavoro, affinché non ne costruisse uno uguale lo accecarono. L’orologio comunque non funzionò mai perfettamente, fatto sta che il popolo vociferava ( sempre leggenda) che fosse a causa della vendetta di Hanus. Tra il 1552 e il 1572 fu definitivamente riparato da Jan Taborsky.
L’orologio è composto da due montanti con in cima una sorta di cupola, all’interno dei quali vi sono due grossi quadranti circolari. A fianco di ogni quadrante sia a destra che a sinistra vi sono due statue, totale otto statue quattro per ogni quadrante.
A fianco del primo in alto vi sono rappresentati uno scheletro che simboleggia la morte, un turco che impersona la lussuria, un tizio con uno specchio simbolo di vanità e un ebreo con la borsa rappresenta l’avarizia (usuraio). Allo scoccare di ogni ora lo scheletro suona la campanella tirando una fune con la mano destra e capovolge la clessidra che ha nella sinistra.
A fianco del secondo quadrante quello inferiore, vi sono invece n cronista, un angelo, un astronomo e un filosofo.
Dopo il suono della campana della morte si apre il corteo dei 12 apostoli che passa attraverso 2 finestrelle, che si trovano sopra i quadranti e sotto la cupola chinando passano in processione con il capo che si china verso la folla. A dire il vero sono 11 apostoli più San Paolo. La prima figura ad uscire dalla finestra sulla destra è San Paolo con in mano un libro e una spada, poi Tommaso con una lancia, poi Giuda che porta un libro, poi Simone con una sega e Bartolomeo con un libro. A questo punto si apre la finestra di sinistra dalla quale escono Pietro che ha con se una chiave, Matteo con un’accetta, Giovanni con un serpente, Andrea e Filippo con una croce e Giacomo con un martello di legno.
Terminato il corteo un gallo d’oro, situato sopra tra le due finestrelle da dove escono gli Apostoli, canta e l'ora è suonata.

Il quadrante superiore

A quei tempi la visione dell’universo contemplava la terra come ferma nel suo centro. Il centro è la città stessa, L’orologio di Praga non aveva lo scopo di indicare l’ora ma quello di rappresentare le orbite del sole e della luna intorno alla terra e di conseguenza a Praga. L’anello esterno porta le cifre arabe e indica l’antica ora boema: il giorno diviso in 24 ore che partiva dal tramonto del sole.
L’anello con i numeri romani indica l’ora attuale, ma con la parte superiore che va da uno a dodici che sono quelle diurne e da uno a dodici sotto per quelle notturne.
La parte azzurra del quadrante invece rappresenta la posizione visibile del cielo suddivisa in 12 parti. Nella misurazione del tempo con il metodo cosiddetto babilonese il giorno era diviso in 12 ore la cui lunghezza variava a seconda della stagione.
Si riescono a leggere anche le ore in cui sorgono e tramontano il sole e la luna date dalla posizione di quel piccolo sole che muovendosi nelle varie zone colorate divide in quattro la giornata tra alba, giorno, tramonto e notte.
Per chi lo sa leggere è davvero un orologio astronomico che racconta cosa accade nel cielo ad ogni ora del giorno e della notte tracciando il corso del sole e della luna nei vari segni zodiacali, dati che rivestivano molta importanza nel XVI secolo.
È uno dei più antichi insieme a quello di Padova del 1344 e di Strasburgo del 1354.
Per le parti invece in pietra la realizzazione si deve sempre al Parler.

Il quadrante inferiore.
È stato realizzato successivamente ed è una riproduzione di quadro di Josef Manes pittore dipinto nel 1866. Disegnati all’interno di un cerchio vi sono dodici medaglioni che rappresentano scene rurali della Praga di allora, poi ancora altri medaglioni contenenti dodici segni zodiacali.
Nella parte più esterna del cerchio sono incisi date accostate a nomi di Santi. Al centro in un cerchio ancora più piccolo vi sono dei piccoli semicerchi che portano al loro interno qualcosa che paiono gigli questa volta il numero sia degli uni che degli altri è ventiquattro. Ancora più verso il centro vi è una specie di castello con tre torri, le due ai lati sono più strette di quella nel mezzo sotto la quale ci sono quattro buchi a forma di croce. Sotto nel basamento che porta tre parti merlate vi è una piccola porta aperta.

Durante la guerra del ’45 l’orologio venne gravemente danneggiato alcune statue bruciarono e la popolazione si attivò affinché venisse ripristinato.
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