In merito alla fiducia posso dire che sento che e' nel tempo la mia capacita' di elargirla e' cambiata. E' un po' come per altri aspetti della vita.... e ...per farmi intendere... parlo di aspettative, cioe' mano a mano che mi sento piu' tollerante nei confronti della mia fallibilita' riesco ad avere una scorta di fiducia piu' ricca nei confronti degli amici... ad esempio.
Mi succede questo...
quando sono un in po' in difficolta' quando a fronte di una mia aspettativa di comportamento dell'altra persona (penso ad all'"amico"),
se fa qualcosa che non riesco a capire e condividere e che mi fa tornare nella paura del non contatto, della non relazione (la vocina interna comincia a dirmi:"non mi capisce, non e' disponibile, non mi va bene quello che sta facendo"), e/o alla paura di perdere quella persona (non mi vuole piu' bene, non mi stima abbastanza, non ha abbastanza interesse per me per ...). Quando si crea qualche crepa nella fiducia ma sento che l'altra persona ne vale la pena e che ci sono troppe delle mie paure ad inquinare il tutto,
provo a diminuire le aspettative e ad essere meno esigente, ad entrare nel punto di vista dell'altro e da li'cerco di farmi un giretto nel suo mondo, nelle sue situazioni contingenti, nelle sue convinzioni e provo ad essere piu'comprensiva e accogliente. Se dopo tutto questo mi sono calmata e rimane qualcosa che non ho capito o lo accetto con FIDUCIA che lo capiro' in seguito, o che non e'cosi'importante, oppure se e' proprio un rospaccio cerco di chiarirlo. Com'é che si dice? Nessuno e'perfetto?!
D'altra parte ad avere fiducia di quelli troppo giusti siamo tutti bravi. Ci vuole un po'di beneficio dell'inventario.
Sento che in questa fase della vita avere fiducia e' una cosa buona per me, mi apre spazi di relazioni e quindi di arricchimento.