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Vecchio 02-11-2010, 15.39.32   #28
diamantea
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
In realtà non mi hai risposto (non ti sei risposta), ma bon, te la stai guardando sta cosa, prima o poi la vedi. In ogni caso, se lo fai davvero e se davvero capita che perda qualche giorno (quasi quasi ci spero) e se resisti alla tentazine di riappropriartene la vedrai perchè sale.
Allora, stamattina presto ho riflettuto a lungo sotto il rumore della pioggia incessante.

Ti dico ciò che ho visto. Mai e poi mai penso di trovare la forza di lasciare il ragazzo a casa. L'ho sempre minacciato ai miei figli ma non l'ho mai messo in pratica.

Il solo pensiero mi aggredisce lo stomaco in un morsa stretta.
Io sento di non poterlo fare.
Adesso ti dico che mio figlio è assolutamente autonomo, sa badare a se stesso, sa trovare soluzioni. Io gli ho fornito gli strumenti e lui di natura da piccolo è nato autonomo, nel senso che sa cosa vuole e come procurarselo.
Non è questo che mi preoccupa e credo che preoccupi anche lui.

La sua è una piccola tirannia nei miei confronti, ci tiene troppo che io lo accompagni a scuola. Per lui non è importante il passaggio in se ma che lo faccia io.
Anche il grande soffriva la stessa fisima. Lui prendeva l'autobus perchè andava fuori comune e su questo io sono stata irremovibile, ma quando poteva mio figlio voleva sempre che tutto lo facessi io, anche se ho questo carattere a volte duro, intransigente, severo, eppure i miei figli sopportano pur di avere le cose che a loro premono fatte da me, non dal padre, non dai nonni, non dalle amate zie, ma dalla mamma. Per questo mi ricattano quando vedono che io mi ritiro da loro in qualche compito.

Adesso io penso che dentro di me ci sia qualche buco enorme che viene turato dal loro atteggiamento anche se questo lo vedo e lo so che è una tirannia, eppure agli occhioni supplichevoli dei miei figli non so dire di no.
Il mio cuore va in mille pezzi, sto male allo stomaco in modo serio. Poi pago in somatizzazioni anche gravemente.

Allora, il problema è mio, devo sapere dove si trova il buco e imparare ad otturarlo in modo diverso, immagino, che dici?

Io ci vedo una proiezione di tipo abbandono. Mia madre era il tipo che non aspettava proprio niente e nessuno, mai. Noi al servizio suo, ai suoi orari e impegni.
Io ho sofferto molto di questo senso di abbandono a me stessa, di inadeguatezza, di insicurezza profondo.
E' vero che me la cavavo sempre in qualche modo, è vero che la sveglia me la puntavo da sola, è vero che non ho mai trovato la colazione pronta, è vero che non ho mai perso un anno di scuola, è vero che quando l'autobus non si fermava correvo a piedi a scuola con il peso dei libri e il maniaco che mi seguiva per darmi il passaggio, è vero che mia madre pagava il conto delle mie lezioni private per recuperare le materie a settembre, è vero che sono cresciuta in fretta... è vero che tante altre cose... ma il senso di abbandono l'ho vissuto in modo esagerato che mai e poi mai io posso lasciare i ragazzi a casa frustrati con la convinzione che la mamma li ha abbandonati.

Poi mio figlio minore ha una dolcezza e un modo così educato e accomodante nel porsi. Quel giorno mi guardava preoccupato dicendomi che non potevo abbandonarlo solo perchè ora maggiorenne, che lui sente ancora il bisogno della guida dei genitori, che già suo padre è assente, se manco io... e lui oltre ad amarmi mi stima, mi prende come esempio.
Insomma, ora sto davvero male, sono pervasa da un senso di inquietudine profondo, non capisco se sono assalita dal mio antico senso di abbandono della fiammiferaia che compenso con la cura affettiva eccessiva dei miei figli o se sto pescando un disagio in mio figlio che si sente trascurato.
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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