Discussione: L'esperto
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Vecchio 01-12-2008, 20.06.13   #13
Kael
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Io non sono tanto d'accordo che chi sa insegnare deve per forza anche saper fare, o almeno non che le due cose siano così proporzionali da essere una la diretta conseguenza dell'altra. Un esempio lampante è Porreca, indiscusso maestro italiano di scacchi che però come giocatore è sempre stato piuttosto mediocre. Viceversa esistono in ogni campo dei grandi nomi che però per l'insegnamento sono totalmente negati...
Quindi entrano in gioco anche altri fattori, se da una parte è vero che è l'allievo a dover "rubare" l'arte, a dover "assorbire" le tecniche del suo maestro, anche questo deve saper imprimere/spingere nell'allievo.
Fondamentale comunque trovo che sia la differenza fra un qualcosa di totalmente astratto (tipo gli scacchi, la matematica) e un qualcosa invece di fisico. Nel caso di un falegname è necessario che il maestro sappia fare, la disciplina è appunto fisica, mentre invece un matematico può anche essere un genio ma poi non saper assolutamente trasmettere le sue conoscenze a dei studenti...

Questa differenza rientra secondo me in quel saper spingere di cui parlavo sopra. In un mestiere fisico il maestro deve per forza "spingere", manifestare nel fisico, fisico che fa da veicolo per le sue conoscenze e a cui l'allievo può attingere (cioè vede quel che il maestro fa). In un mestiere intellettuale invece, non essendoci tale veicolo fisico, è più difficile tale passaggio da maestro ad allievo, ecco perchè qui conta più la capacità di far "vedere" che quanto uno in realtà sa fare...
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