Discussione: La paura della paura
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Vecchio 11-05-2010, 00.35.35   #17
stefano
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Originalmente inviato da dafne Visualizza messaggio
Un'altro piccolo pensiero, c'è una sorta di spazio mentale in cui queste paure proliferano, forse capita solo a me e quindi chiedo.

Spesso una paura nasce nella mente che immagina cosa stà andando a fare e immagina anche tutte le possibili, disastriose conseguenze. Quella che io chiamo come paura della paura agisce quasi esclusivamente in questo piano, secondo me, perchè nel preciso momento in cui prende una forma..ehm..più materiale ecco che diventa meno pesante.

Cerco di spiegare.E un pò come dover fare la doccia in un bagno un pò freddo, alle volte mi blocco pensando che non ho voglia di svestirmi, che avrò freddo, che mi prenderò il raffreddore..ecc
Il mio corpo percepisce i brividi anche se nemmeno cerco di togliermi il maglione e finisce che la doccia la rimando al giorno dopo.

Alle volte invece blocco i pensieri, e l'immaginazione assieme a loro, faccio svelta e m'infilo sotto l'acqua calda.

Ora, mi stò chiedendo dove voglio arrivare ma penso che alla fine, quale che sia la paura e il suo grado di potenza su di noi, due siano le cose che posso fare, riconoscere che posso avere paura, legittimare la sua esistenza e poi mettermi fisicamente nella situazione che mi permette di affrontarla.

Forse le piccole paure sono esercizi di palestra per affrontare quelle un pò più grandi, chi lo sà, in questo momento sò benissimo cosa vorrei evitare come la peste ma sò anche che se continuo a rimuginare nel mentale non ne uscirò bene. Posso sopravvivere senza affrontarla mai direttamente ma non è quello che voglio. Sopravvivere non basta. La paura non può essere cancellata o eliminata ma ci si può convivere, o almeno spero..


è una sorta di "chiacchiericcio mentale" che per me è addirittura alla stregua di un inganno o cmq come un Rimuginare antecedente alla situazione.
non fa altro che caricare di tensione ulteriore.
penso possa essere utile ad esempio direzionare la mente altrove quantomeno agli inizi oppure forzare il silenzio e concentrarsi su quello che si sta facendo.
facendolo quel rumoreggiare pian piano passa.
a volte anche di colpo mentre si fa e si prende dimestichezza con la situazione.

Stasera ho fatto un concerto con la banda del paese.
mi era stata assegnata una parte da solista (Clarinetto) di un brano stile jazz.
io che non amo fare il solista (sembrerà magari strano conoscendomi qui) avevo inizialmente parecchia paura di sbagliare.
la mente cominciava a volermi far demordere con frasettine del tipo "non sei capace" , "è inutile che ci provi tanto sbaglierai".
addirittura durante le prove (ne ho fatte tre prima del concerto) mi accorgevo di respirazione accelerata (cosa dannosissima con il clarinetto) e quasi senso di vuoto (non saprei spiegarlo meglio)
al che mi sono "forzato" nel senso che mi sono detto "sono più forte io di questa paura".
Stasera al concerto ho suonato molto bene.
la paura era ancora li, ma in questo modo penso di essere riuscito a viverla e tenerla sotto controllo.
c'è voluta maggiore attenzione, maggiore sforzo, ma alla fine ora ho superato una prova
stefano non è connesso