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Vecchio 28-02-2012, 17.22.12   #1
Edera
Bannato/a
 
Data registrazione: 28-04-2009
Messaggi: 1,834
Predefinito Faust II-atto primo-luogo ameno

Quando l'aria si profonda tiepida
per l'arco verde della pianura,
vapori soavi, nebbiosi velami
il crepuscolo viene calando.
Spira dolce requie mite,
il cuore culla in quiete d'infanzia
e agli occhi dell'uomo sfinito
reclude le porte del giorno.

Già notte profonda è discesa,
pia si giunge stella a stella,
luci grandi, minime faville,
splendono vicine, brillano lontane:
splendono qui nello specchio del lago,
brillano sulla notte chiara.
Di quiete alta beato sigillo
la luna regna fulgore intero.

Sono già spente le ore,
gioia e dolore sono spariti.
Sentilo in te: guarirai!
Credi nel nuovo sguardo del giorno!
Tornano verdi le valli, si svolgono i colli,
vestono fronde per ombre di quiete
e in oscillo d'argento muovono
a onda i grani verso la masse.

A saziare voglia su voglia
laggiù guarda lo splendore!
Ormai è lieve quel che ti avvolge:
IL SONNO E' UN INVOLUCRO, GETTALO!
Non indugiare, osa!
La folla s'aggira esitando
MA TUTTO PUO' L'ANIMO DEGNO
CHE INTENDE E SUBITO OPERA.
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