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Vecchio 29-02-2012, 21.51.59   #9
Edera
Bannato/a
 
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Dialogo tra Mefistofele (il diavolo che tenterà Faust) e Dio, nel prologo della tragedia.

MEFISTOFELE:
Non so dir nulla di soli e di mondi: vedo soltanto come gli uomini si affannano. Il piccolo dio del mondo è sempre lo stesso, buffo e strambo come nel primo giorno. Vivrebbe un poco meglio, TU NON GLI AVESSI DATO QUALCHE LUME DI CIELO. Lo nomina ragione: e lo usa soltanto per vivere più bestia di ogni bestia. Se Vostra Grazia permette, mi sembra come una di quelle cavalette che volano sempre, saltando volando e intanto in mezzo all'erba seguitano a cantare la loro vecchia canzoncina. ME SE NE STESSE SOLTANTO NELL'ERBA! No ficca il naso in ogni mxxxa. [n.d.r. Non lo scrivo ma il teso riporta proprio la 'parolaccia']

IL SIGNORE
Non hai niente altro da dirmi? Vieni sempre e solo a lamentarti? Non c'è mai nulla sulla terra che ti vada?

MEFISTOFELE
No Signore, va malissimo laggiù. Mi fanno pena gli uomini coi loro guai. Non ci trovo più gusto, disgraziati, a tormentarli.

IL SIGNORE
Conosci Faust? Il mio servo!

MEFISTOFELE
La serve davvero in modo STRANO. Lui non si nutre, lo stolto di cibo terrestre. La mente in tumulto lo mena lontano, di sua follia conscio a metà. Dal cielo pretende le stelle più belle e dalla terra i piaceri supremi, nè cose vicine nè lontane sanno calmare quel suo animo convulso.

IL SIGNORE
Se ora mi serve soltanto nel disordine, presto lo guiderò nella chiarezza. Sa bene il giardiniere, quando rinverde l'albero, che negli anni avvenire vestirà di frutta.

MEFISTOFELE
Che cosa scomettiamo? Lei perderà anche quello, se
mi darà licenza di portarlo piano piano lungo la mia strada.

IL SIGNORE
Finchè colui (Faust) vivrà nel mondo, fino allora non ti sia vietato nulla. ERRA L'UOMO FINCHE' CERCA.

MEFISTOFELE
Allora grazie tante. Mai di morti m'è piaciuto occuparmi. Preferisco le guance piene e fresche. Non ci sto, per cadaveri. Ho i gusti dei gatti coi topi

[ Continua il dialogo tra i due su cosa vince il diavolo se riuscirà a traviare l'anima assetata di spirito di Faust coi piaceri della terra]

IL SIGNORE

[...]Fra tutti gli spiriti che negano, quello che mi dà meno fastidio è l'Ironico .( Goethe non intende chi si fa beffa , piuttosto chi per principio nega, si oppone sempre)
L'attività dell'uomo può troppo facilmente rilassarsi, gli piace il riposo assoluto. PER QUESTO GLI Dò TALE COMPAGNO VOLENTIERI CHE LO PUNGA E LO STIMOLI E OPERI DA DEMONE.
Ma, figli veri di Dio, sia gioia a voi! Quel che diviene, che opera eterno e vive, di vincoli d'amore vi avvolga e di dolcezza, a a quel che vaga imprecisa apparenza, i pensieri durevolmente diano forza e forma.

Qui il cielo si chiude, Dio scompare e Mefistofele appena rimasto solo conclude:

Lo vedo volentieri di tanto in tanto, il Vecchio; e me ne guardo bene di rompere con lui. Da parte di un Gran Signore è gentile davvero, discorrere così umanamente persino col Diavolo
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