Discussione: cercare la dignità
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Vecchio 18-10-2009, 20.33.34   #1
dafne
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Predefinito cercare la dignità

Mi devo questo post, me lo devo prima di perdere questo momento e reiniziare tutto da capo.
Sono stanca stufa di stare male per una cosa che è morta e sepolta..temporalmente parlando almeno.
Forse,ma penso sia così, è stata un'esperienza brevissima ma talmente grossa da non averla minimamente digerita.

Adesso la sputo non in due righine come tentai mesi e mesi fà, ma cercando di ricordarmela per bene, speriamo che mi aiuti a ritornarci su come per altre cose che ho condiviso qui

Avevo 14 anni credo e c'era la festa del paese, un paio di km fuori dal centro c'era una grande parcheggio dove mettevano il luna park.
Ci sono andata con i miei due cari amici del tempo, vestita con un vestitino stretto e corto con, diciamolo, l'ormone selvaggio

Alla fine della serata non avevo conquistato nessuno, non era successo nulla, nessun mega divertimento (ste cavolo di aspettative di..........ehm) e i miei due amici erano ubriachi o perlomeno alticci.

Si fermano altri due ragazzi (non chiedetemi dove erano le ragazze che non lo ricordo) che conoscevo bene e un ragazzo in macchina.
Bellino lui, faccia angelica, occhioni azzurri e ricciolini biondi...bah

Mollo i miei amici alticci e salgo con loro in macchina, dai, cinque minuti e sono a casa e archivio sta serata del cips...seh

Scendono prima i miei amici, qualcosina in me ha detto..ahia..ma non sono scesa col secondo, volevo andare a casa.

Il ragazzo riparte e io vedo che prende una strada diversa, alla mia domanda risponde con "facciamo un giretto, no? dai"

Sisi, in automatico...sisi un cazzen..ma bon..andiamo è un giretto..
S'infila su per un monte, l'angioletto , e sale in cima a una salita e si ferma.
Spegne le luci della macchina, il motore e mi fà
"Qui puoi gridare quanto vuoi non ti sente nessuno" "Puoi anche provare a scendere giù ma siamo in alto"

Quella che ho sempre catalogato come grande calma, il freddo improvviso, in realtà penso fosse terrore.

Mi ha fatto scendere mentre cercavo di respirare e contenere e siamo saliti dietro, forse un pò di santi han guardato giù (senza forse) e dopo un pò, quando ha cominciato a ravanare m'è scappato un "non l'ho mai fatto e non è così che vorrei che andasse"

A distanza di tempo mi concedo la possibilità che il porco (sorry) non avesse contemplato la possibilità visto com'ero vestita e la calma che ho ostentato.
O forse ha pensato che era scomodo, o forse non aveva tempo..
Stà che s'è alzato, mi ha detto ok, ha rimesso in moto la macchina e riportandomi a casa mi ha dato il suo numero
"la prossima volta sai com'è"



Non riesco a togliermi di dosso l'idea che me la sono cercata, che ero vestita nel modo sbagliato, che non dovevo salire in macchina, che non dovevo proseguire quando sìè fermato con l'ultimo amico (che è sceso ridacchiando..)

Non riesco a scollarmi di dosso quel senso di totale impotenza, quell'assecondare per trovare una via di fuga...e molto altro che devo ancora, evidentemente, tirar su..come il non dire NO!

Mi dovevo questo post, mi devo una possibilità di uscire dal giudizio e provare la constatazione.
Che fatica
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