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Vecchio 23-09-2008, 23.25.13   #21
Ray
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
In questo ultimo caso, purtroppo piuttosto frequente, si instaura un effetto molla, solo che la molla è bloccata almeno in parte dal bisogno altrui. Intendo dire che nel momento in cui il donante si sente esaurire, cerca inconsciamente di riprendersi energia, e qui gioca un ruolo fondamentale l'ambiente circostante. Se c'è un ambiente favorevole, il donante può assorbire energia, sotto forma di attenzioni e altro, un pò da tutti, altrimenti cerca di avere un ritorno dallo stesso soggetto a cui ha donato, sotto forma di riconoscenza, gratitudine etc...
Queste due alternative aprono diversi scenari... ma per ora mi fermo.
Forse c'entra solo relativamente, ma ho visto questa dinamica in me recentemente anche in un contesto più ampio, ovvero anche nell'energia che metto nel fare le cose.

Un ambiente favorevole può abituare ad un ritorno compensativo dell'aver dato più di quel che si ha, per esempio con l'apprezzamento. Anche in assenza di aspettativa, almeno nel razionale, dello stesso, se si è abituati che in linea di massima c'è un ritorno può accadere che ci si abitua a strafare o a spremersi troppo (nutrendo così un'immagine di se sovradimensionata che impedisce la reale conoscenza dei propri limiti) perchè tanto in parte, magari anche ampia torna qualcosa indietro dall'altrui apprezzamento (l'ambiente favorevole) e quindi di può costantemente investire più di quel che si ha.

Alla fin fine è fortunato quel momento in cui il ritorno viene a mancare e ci si trova appunto in overselling... permette di vedere come stanno le cose. E cioè che inconsciamente attendiamo anche quel che non ci aspettiamo consciamente. Pessimi economisti... così si fanno i crac, se applichiamo il tutto ad una società che investe o accoglie investimenti.

Riassumendo il meccanismo che ho visto è il seguente: sono in grado di fare dieci ma faccio sempre quattordici perchè costantemente mi dicono bravo e io recupero otto ad ogni roba che finisco e mi apprezzano. Il giorno che non mi dicono bravo, pur non aspettandomelo perchè alla fin fine perchè mai dovrebbero dirmelo, inconsciamente c'è però il coccodrillino che aspetta la polpetta. Se la polpetta arriva bene, ha subito pronta una parte di quel che torna da reinvestire per le prossime polpette, ma la volta che la polpetta non arriva resta li a bocca aperta con la fame... e anche se viene trattenuta la reazione proiettiva e non c'è delusione, si produce comunque la caduta.

Se non è troppo fuori tema mi piacerebbe approfondire sta cosa...
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