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Vecchio 24-09-2008, 08.02.19   #22
griselda
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Ah beh infatti siamo stati ammaestrati in questo modo, come gli animali da circo e/o tutti quelli ammaestrati. Dopo un azione compiuta bene gli si da il premio, la carotina, l'osso finto, etc
A noi davano i complimenti se facevamo bene qualcosa da bambini, oppure il regalo per la promozione, o l'approvazione se ci comportavamo secondo ammaestramento quindi credo sia una cosa profonda questa. Alla fine ci si ritrova tutti a fare per l'approvazione o per il tornaconto e mai per l'essere tranne qualche rara persona.
Questo mi sa che centra con quello che voleva dire Centomila con il discorso dello schiaffo al voto bello preso a scuola nell'opera al nero.
Anche se mi pare un paradosso rende il senso di non cadere nell'ammaestramento.
Ma oggi che orami sono ammaestrata da anni e anni mica semplice dire non mi aspetto niente perchè se sono sincera non è vero, sotto sotto c'è sempre qualcosa che aspetto anche se non la voglio vedere, ed è forse questo il punto andare a vedere e scoprirla.
Alla fine però se non sono gentile e lo faccio solo per avere riconoscenza tradisco il mio essere, Se voglio sentirmi brava buona bella simpatica etc forse è meglio che facendo qualcosa mi riempia io di questi aggettivi sforzandomi di fare qualcosa per me piuttosto che per gli altri.
Perchè se mi guardo profondamente sono talmente ammaestrata che non riesco a fare niente per me, nemmeno mi ricordo cosa mi piace e da dove trarre piacere o condierazione per me o tutto quello che potrei desiderare dagli altri perchè non me lo so dare.
Credo che io almeno debba lavorare su questo, nel sentirmi brava o appagata quando vado a fare una passeggiata per le mie gambe anche se nessuno mi dirà brava, anche se qualcuno troverà da ridire e gli apparirò scansafatiche perchè ho fatto per me e non per lui/lei.
Oppure cercare attività (questa è durissima) che mi riempiano di gioia l'essere anche se per questo dovrò fare qualcosa in meno per gli altri e per questo verrò ripresa invece che complimentata.
Perchè altrimenti penserò sempre che i miei vuoti li debbano riempire gli altri con gli apprezzamenti e robe varie.
Non è facile tutto questo perchè vuol dire ricominciare d'accapo a vedere le cose e a fare.
Rinunciare al mondo per come lo intendiamo ma dedicarci al nostro mondo perchè senza di quello non può esistere l'altro primo o poi si consuma e lo perdiamo e saremo di nuovo pieni di vuoti.
Magari non c'entra ma mi viene in mente che per essere felice devo prima avere felicità, se devo essere piena di energia prima la devo avere.

A ben guardare anche ad ogni post che scrivo come questo mi dico che l'ho scritto per me per fare chiarezza in me, però sono sicura che se avrò detto cavolate qualcosa in me si rattristerà, ma perchè mai dovrebbe succedere? Se è quello che penso quello è. Invece sotto sotto c'è sempre aspettativa di riconoscimento di aver detto una cosa giusta, ma se la cosa è giusta per me ora perchè la vedo così, perchè dovrei aspettarmi che gli altri la condividano? Mica siamo tutti uguali. Vabbeh sono finita OT
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