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Vecchio 24-06-2008, 14.45.33   #5
Ray
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Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
Ciao Uno , chi ha orecchie .... ottimo questo spunto :cosa significa condizionare o invece sviluppare potenzialita' intuibili in altri ecc.
Beh la differenza forse è che non sono io che sviluppo le potenzialità altrui, ma è l'altro che le sviluppa. Mentre sono io che condiziono.

L'impresa che dire difficile è poco, sarebbe quella di agevolare l'altro nello svilupparsi... ovvero fornirgli gli strumenti necessari per farlo (posto di averli ovvio), che è il significato di educare (condurre fuori, mettere l'altro nelle condizioni di cavarsela da se).

E' vero quel che dici sul ginepraio... finchè non mi conosco del tutto, nel relazionarmi metterò inevitabilmente anche ciò che di me non conosco, con la peculiarità che questo ignoto è libero di agire, e via alle proiezioni di cui si parlava altrove. Quindi forse, almeno in parte e senza "intenzione", condizioniamo... ma a questo punto, nel segreto tentativo di condizionare noi stessi.

Ecco che quindi, se mi conosco a sufficienza da lasciarmi libero di essere (che non significa non cercare di migliorarmi e dormire) avrò più agio a fare altrui altrettanto... in altri termini è connesso all'amore che può sorgere solo dall'amore verso se di cui stiamo parlando in contemporanea.

Anche il fornire strumenti può essere frainteso... lasciare liberi prevede che detti strumenti siano messi a disposizione e non imposti o forzati. Ovvero un lasciar prendere, dopo aver mostrato (che in altri campi è azione da maestro).
Questo atteggiamento a mio avviso va al di la delle potenzialità dell'altro intuite o meno... sto discorso è pericolosissimo perchè, sempre per il discorso proiezioni dovute a scarsa conoscenza di se, è facile immaginare predisposizioni che ci piacerebbe l'altro abbia per poter "infilare" in esse ciò che sta scomodo in noi... ovvero è difficile distinguere l'intuizione dal sogno, la percezione dalla proiezione.

Leggere l'altro è capace solo chi legge se stesso e in quella misura, o al limite, per jolly, chi ama e solo quando ama... di quell'amore che a volte ci vien fatta grazia anche se non lo reggiamo a lungo. Senza questa grazia non potremmo fare i genitori, ma son momenti rari, a cui aggrapparsi quando non sappiamo fare di meglio.
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