Discussione: rapimento
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Vecchio 12-05-2010, 22.33.22   #2
dafne
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Non ho mai cercato di dargli un senso, per la verità lo avevo anche dimenticato, ci sono inciampata adesso e qualcosa mi dice che non era frutto di indigestione, non del tutto.

E' come se in modo molto romanzato io sia riuscita ad avvicinare un pezzetto di me che non mi piace, una parte che mi fà paura o che comunque m'infastidisce.

Questa parte ha preso in ostaggio mia figlia, la bambina che sono/ero. Mentre si avvicina mi obbligo a guardarla negli occhi per impedirle di scoprire gli agenti che si sono accovacciati e che mi hanno messo in mano una cosa che non deve vedere. E' come se diventassi custode, protettrice di qualcosa ma non saprei.

Di certo c'è che riconosco nella donna quel qualcosa che mi appartiene, non mi ci immedesimo però e questo mi permette di usarlo per distrarla in un certo senso e per pensare come pensa lei scoprendo quindi, dopo, che stà nascondendo i suoi veri intenti.

La parte in cui chiedo al poliziotto di insegnarmi a sparare pare rafforzare questa cosa che potrei fare del male (o essere negativa) La poliziotta infatti mi dice che avrebbe dovuto darmi la sua arma. Però non capita, uso la testa.

Non mi soddisfa del tutto questa lettura, c'è qualcosa che stona, e poi perchè sogno sempre numeri in centinaia? 800 euri di danni nell'altro sogno e 600 bimbi qui..mah
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