Discussione: rapimento
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Vecchio 06-09-2010, 00.05.44   #19
dafne
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Ci risiamo , il sogno è di quasi 20 gg fà ma me lo appunto perchè è ancora piuttosto vivido anche se non ricordo più tutto.

Sono andata in un grande parco divertimenti, ci sono andata con la mia famiglia mi pare anche se ad un certo punto ci siamo divisi.
Stò attraversando un passaggio stretto, un vicolo pare quando vengo aggredita da un tizio che mi punta il coltello alla gola.

Non ho soldi perchè ho perso la borsa nel reparto lampadari (cosa c'entra col parco non sò) allora il tizio decide di venire con me e di cercarla perchè vuole i soldi.
Facciamo diversi giri su e giù per i pendii dopo aver passato in rassegna tutta la sezione lampadari (mah)
E' quasi buio ormai e siamo piuttosto in alto,il parco stà per chiudere e ne approfitto per chiedere a un guardiano come arrivare all'uscita, non sò come ma il mio aggressore si è tenuto lontano, riesco a farmi dare un passaggio dal guardiao ma poi all'uscita, negli uffici, mi perdo di nuovo e mi ritrovo a vagare per dei corridoi con la paura di ritrovare il mio aggressore o di rimanere chiusa dentro.

Ad un certo punto finiosco in una specie di sala cinematografica a 3d ma non ricordo più.


Non sò se considerare questa continua sensazione di pericolo come un riflesso di uno stato di vita momentaneo, se considerarlo come un riflesso d'ombra che mi stà manipolando ma sulla quale riesco perlomeno ad attivare un pòdi osservazione o se considerarlo come un ammonimento del mio inconscio a fare attenzione ai posti ai luoghi e alle azioni perchè rischio grosso. (la possibilità di una premonizione la esculdo )



Ieri sera poi sono finita addirittura nel futuro a cercare non sò che cavolo e mi sono ritrovata di notte col mio gruppo in una casa senza luci in una città fantasma popolata di pericolose e strane creature.
Una stava entrando nella stanza per aggredirci, l'abbiamo vista da una specie di telecamera esterna, e c'era un ragazzo li,abitante di quel luogo, che è uscito per difendere me e gli altri con altri due suoi "colleghi".

Abbiamo passato la notte a fare la guardia e mentre mi facevo raccontare che cosa fossero quelle bestie cercavo di pianificare il recupero di quella cosa.

Sono partita con quel ragazzo, per cercare il mitico oggetto, ragazzo su cui naturalmente ho ricamato emotivamente ,una persona di una sensibilità e delicatezza incredibile, mi pare ancora di sentire mentre mi appoggio due dita sul braccio per fermarmi mentre resta in ascolto dei rumori.

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