Discussione: Il contrasto
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 17-01-2010, 12.58.28   #12
Uno
Amministratore
 
L'avatar di Uno
 
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,695
Predefinito

Proprio li (tra le altre cose) volevo arrivare Ray.
L'aspettativa è sicuramente importante ed in sincerità tutti ammettono che se si è abituati ad esser trattati bene (in sostanza questo è) poi succede un casotto se ci trattano male, al contrario (non l'abbiamo detto, ma è così) se uno str... di natura, un giorno ci fa una gentilezza, si siamo contenti e sorpresi per un secondo, ma poi passa immediatamente e diventa una cosa normale, dovuta quasi.

Però quando incontriamo uno mai visto e conosciuto?
La faccenda si complica... ok in quanto essere umano avrà sicuramente delle caratteristiche che ci ricordano altri, quindi per associazione lo assoceremo ai "buoni" o ai "cattivi", però andiamo oltre. Se è una persona con dei bei modi, magari acquisiti con una rigida educazione (o studio), quando poi si rivelerà nel primo momento di confidenza il contrasto cromatico di cui dicevamo sopra ci massacrerà.
Tra l'altro dobbiamo anche dire che questo non è poi un male, il male è lasciarsi scivolare addosso questi episodi senza prenderne coscienza.

In sostanza, conosciuto o no, associato o no, noi comunque in qualche modo subito inquadriamo le persone in un modo che direi innato in base a ciò che noi siamo in quel momento. Cioè detto in altre parole come lo percepiamo anche senza pensare.

Un concetto su cui vorrei puntare (concetto utile anche in altri ambiti) anche se mi rendo conto che è un concetto molto difficile, è il concetto del movimento.
Quando la persona che conosciamo come gentile ci fa qualcosa di strano, questa persona non è diventata cattiva, ma ha solo spostato momentaneamente la manifestazione del suo essere, ma quel movimento ci sconvolge quasi più che se questa persona sposti per sempre il suo modo di essere (la manifestazione).

Facciamo un esempio diverso. Ci facciamo male ad un braccio.
Quindi passiamo da una condizione di braccio normale ad una condizione di braccio malato, in mezzo c'è il trauma.
E' il trauma la parte più dolorosa, se escludiamo l'istante preciso in cui ci estraniamo dalla coscienza (come un relè di protezione) di cui abbiamo parlato altrove, il dolore parte e ci arriva nel momento del colpo.
Dopo sta già andando scemando anche se dovesse durare anni.
Quindi è nel movimento tra braccio sano e braccio malato che nasce il dolore e soffriamo realmente. E' il cambiamento....

Stiamo parlando di dolore perchè è il più facile da vedere, ma la stessa cosa vale con tutto.
Uno non è connesso