Discussione: Il contrasto
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Vecchio 22-01-2010, 16.47.22   #14
filoumenanike
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
l'aspettativa è sicuramente importante ed in sincerità tutti ammettono che se si è abituati ad esser trattati bene (in sostanza questo è) poi succede un casotto se ci trattano male, al contrario (non l'abbiamo detto, ma è così) se uno str... di natura, un giorno ci fa una gentilezza, si siamo contenti e sorpresi per un secondo, ma poi passa immediatamente e diventa una cosa normale, dovuta quasi.

Tra l'altro dobbiamo anche dire che questo non è poi un male, il male è lasciarsi scivolare addosso questi episodi senza prenderne coscienza.

In sostanza, conosciuto o no, associato o no, noi comunque in qualche modo subito inquadriamo le persone in un modo che direi innato in base a ciò che noi siamo in quel momento. Cioè detto in altre parole come lo percepiamo anche senza pensare.

Quando la persona che conosciamo come gentile ci fa qualcosa di strano, questa persona non è diventata cattiva, ma ha solo spostato momentaneamente la manifestazione del suo essere, ma quel movimento ci sconvolge quasi più che se questa persona sposti per sempre il suo modo di essere (la manifestazione).
Da quello che ho percepito leggendo questo post mi viene da pensare alla cristallizzazione che facciamo nel giudicare gli
altri, cerco di spiegarmi meglio...se ci creiamop un'idea di qualcuno la radichiamo talmente tanto che qualsiasi cosa faccia di diverso nel tempo, magari dimostrando di essere anche in altra maniera...nessuno è granitico nei suoi pregi e nei suoi difetti, non riiusciamo mai ad essere completamente scevri dal giudizio iniziale! E' come se ogni persona giocasse solo un ruolo e non altro, la difficoltà forse consiste proprio nel dover modificare dentro di noi l'opinione che ce ne siamo fatta, quasi comportasse una fatica da non poter sopportare o ammettere di essere di fronte alla possibilità che siamo esseri mutanti o variegati a seconda del vissuto. L'ammettere questa molteplicità dell'individuo ci destabilizza, ci fa venir meno delle certezze, certezze di cui siamo sempre all'affannosa ricerca. A scuola, nella seppur breve esperienza d'insegnante, notavo che il pericolo maggiore è quello di cristallizzare un primo giudizio sia in positivo che in negativo e farsi condizionare per sempre, perchè poi è tanto difficile accettare il cambiamento, la diversificazione di comportamenti.
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