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Vecchio 28-12-2011, 18.24.43   #516
luke
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Per i beni pubblici, non sarebbe giusto pagare niente se dovessi andare al fiume con la tinozza, andare nel bosco per procacciarti il cibo e così via.
Dal momento che la distribuzione, l'uso che ne puoi fare ti è stato dato e organizzato, devi corrispondere un prezzo, che in ogni caso mi pare sia fuori dalle logiche del mercato, cioè le aziende pubbliche applicano prezzi pubblici, non avendo l'obiettivo ultimo del profitto.

Nessuno dice che si debba fare gavetta a vita, ma neanche che si possa stare a 30 anin e oltre ancora con la mentalità del ragazzetto che va a scuola, che si lamenta dei compiti a casa, che spera il prof non si presenti in classe, che non intende un minimo realizzarsi col lavoro, sperando si ottenere qualche posto pubblico nel quale lavori si e no 1 ora al giorno.

Sulla psicologia del consumo...personalmente credo che negli ultimi decenni i soldi aumentati, i crediti, le rate, le finanziarie, abbiano innalzato la sensazione di benessere e ricchezza oltre la soglia "fisiologica":
la donna delle pulizie fa la vacanza a Sharm, mentre prima non poteva permettersi neanche 3 giorni a Terracina, lo studente ha il cellulare non diverso da quello di un miliardario, i genitori inondano i figli di regali che restano inutilizzati o buttati ancora nuovi, forse per reazione ai giocattoli che loro non hanno potuto avere 30/40 anni fa, il tutto senza che ci sia stata un'adeguata preparazione o forma mentis correlata.

C'è gente che "sente" di avere i soldi solo nel momento in cui li spende ed in funzione della spesa, altrimenti non avverte la loro presenza.QUando arriva il momento di frenare o valutare altre modalità di utilizzo è mentalmente impreparata.
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in tenebris lux factus sum

Ultima modifica di luke : 28-12-2011 alle ore 18.27.11.
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