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Vecchio 09-04-2009, 16.32.10   #23
jezebelius
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Originalmente inviato da gibbi Visualizza messaggio
Quasi che un pensiero veramente e giustamente intenso , ripetuto a lungo nel tempo [a differenza di un pensiero "superficiale" e non ripetuto ], potrebbe incidere nella realtà fino ad arrivare a creare ( passami il termine che non mi viene altro ora) per mezzo di nuovi comportamenti quali ginnastica/passeggiata/miglior digestione ,una realtà fisica corrispondente a quel pensiero ?


Mhm...non saprei con esattezza ma provo a risponderti, vediamo che ne viene.

Direi che è fondamentalmente così, prendendo anche quel che ha detto Uno.
Il pensiero, dunque, per che voglio fare, o anche come dici " creare", potrebbe permetter un cambiamento, una metamorfosi agendo, sì, sul comportamento e, per conseguenza, sui risultati di quel comportamento.

Credo che il pensare, almeno ad un basso livello, posto che ve ne è uno o altri più su, appunto il Pensare, in questa scala sulla quale si può ascendere o discendere, provochi un risultato in conseguenza della posizione occupata su tale scala!
Ciò vuol dire che se mi trovo in basso, circoscritto da un pensiero che collima con quella posizione, sarò, come dire, perfettamente in sintonia con quello e ciò che è posto all'esterno e che da questo -esterno - ricevo.
Via via, poi, cambia man mano - se ci riesco - a salire su.

Certo il pensare, come credo qualsiasi altra attività, va centellinato e non è cosa assai semplice se guardiamo bene, sempre " presi " dal pensare a mille cose.
Ciò, per questo, richiama la possibilità di rimanere saldi, in una posizione, che sia capace sia di rivestire il ruolo di saldo appiglio ma anche di fare in modo di " eliminare" il superfluo. Più semplice a dirsi, ovvio, che a farsi!

Ed è quella intensità a cui ti riferisci che rivestirei di attenzione.
Intenso ma anche costante, un pensiero, se partiamo dal presupposto che è energia - benché nella posizione in cui ci troviamo, a bassi livelli - perchè non potrebbe modificare quel che abbiamo e ci ritroviamo all'esterno?
Intensità nel senso di tendere verso ciò che si è pensato. Potremmo dire, peraltro, che facciamo ciò che abbiamo pensato - per questo siamo quel che pensiamo - e l'azione sarà funzionale a questo, non il contrario.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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