Io non escluderei ne uno nell'altro. Sia la responsabilità per chi sbaglia (che non capisco come non possa esserci) sia un controllo preventivo su alcune caratteristiche. Non parlerei di sanità mentale però, non fosse altro per il fatto che non si è stabilito cosa sia. Tuttavia, come suggeriva Jez, è possibile in una certa misura stabilire predisposizioni e difficoltà a reagire e operare in situazioni particolari che certi lavori possono comportare, per non dire del fatto che esistono degli addestramenti.
Come dice Uno questo andrebbe applicato a moltissimi lavori, ad esempio gli insegnanti sarebbe bene che imparassero a rapportarsi con i ragazzi, i medici a reggere determinati carichi di lavoro restando precisi (penso ai chirurghi) e via così... per i politici il parametro potrebbe essere il logorio del potere
eccetera.
Tra l'altro alcuni addestramenti esistono già e, seppur certamente migliorabili in certi casi singoli, almeno sono previsti, ovvero è sentita la loro necessità. I medici fanno un notevole percorso di apprendistato... percorso che può permettergli di capire se un certo incarico fa per loro. Conosco alcuni medici che hanno cambiato indirizzo, magari restando in medicina, quando nella pratica si sono resi conto che non reggevano.
Forse fare il magistrato non dipende solo da conoscenze apprese e applicazione delle stesse e un approccio preventivo, magari fin dall'università, potrebbe risultare utile.