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Vecchio 16-07-2008, 11.22.22   #1
Sole
Conosce ogni vicolo
 
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Predefinito Influenze famigliari che viaggiano sotto lo strato conscio

Dalla discussione sul femminismo: http://www.ermopoli.it/portale/showthread.php?t=4465 sono emerse per quanto mi riguarda diverse considerazioni sul mio vissuto e sul mio agire di oggi.
Avrei potuto continuare lì ma volevo parlarne in altra chiave.
Nella discussione Stella accennava alle donne che diventano come schiave di un marito che le controlla economicamente: mia madre.
All'inizio quando ho letto volevo proprio sorvolare la questione ma poi però ho dovuto indagare.
Ho un rapporto pessimo con il denaro, ho paura che mi manchi e con esso la terra sotto i piedi. Riportavo la cosa al fatto che nella mia esperienza di vita fuori casa ho avuto un periodo di enormi difficoltà economiche di cui in un certo senso pago ancora il dazio. Non ci vedevo altro nella mia paura perchè in casa con i miei i soldi non sono mai mancati, il frigo era sempre pieno e se c'era da affrontare una spesa i soldi non erano mai un problema. Non vedevo e non rapportavo mai la questione della mia ansia da mancanza di denaro alla mia famiglia di origine. Eppure razionalmente arrivavo a capire ma mi mancava un legame con tale meccanismo di ansia.
Ed eccolo qui. Mia madre non lavorava, mio padre manteneva tutta la famiglia con il suo lavoro ma non lasciava mai neppure un centesimo in casa e se lo faceva era ben contato e controllato. Mia madre era quindi costrattaa chiedergli i soldi ogni giorno per fare la spesa e per i bisogni dei figli. Non indago i loro motivi, ma le impressionidi, cui ero completamente ignara, che hanno lasciato in me i loro dialoghi.
L'atteggiamento di mamma nel chiedere i soldi era disagiato e obbligato, non era libera di provvedere per se stessa dovendo giustificare l'uscita di denaro e mio padre soppesava ogni centesimo che le dava. Io che assistevo alla scena lasciavo che entrasse tutto questo e si cristallizzasse in qualcosa come: devo provvedere per me perchè non posso essere un peso così, e se mai sono un peso piuttosto non mangio e non mi compro nulla pur di non disturbare la quiete economica, piuttosto mi rendo utile ed indispensabile in casa piuttosto che mangiare a sbafo. Così se posso oggi metto io il capitale piuttosto che fami dire che sono un peso... fino a portarmi al punto di non averne più e dovermi sentire a disagio e non partecipe alla spesa della famiglia per questo.
Ho sottollineato portarmi perchè come nel passato anche oggi ho fatto di tutto per lasciarmi vedere questa cosa, e non vedevo.. ora forse inizio a fare a luce.
Il contrasto cristallizzato in me della dipendenza di mamma e del controllo di papà è micidiale, mi fa muovere come un uomo e mi fa pretendere attenzioni.

Ciò a cui abbaimo assistito in famiglia da bambini è entrato sotto forma di impressioni fissandosi nell'inconscio, viaggiando sotto e lavorando fino a formare la nostra personalità, questo da una parte fa paura perchè nel non essere consci entra di tutto, entra tutto quello che vuole entrare e nel futuro l'incoscio provvederà a metterci nelle condizioni di farlo uscire.

Ricapitolerò ogni episodio che mi venga in mente che riguarda la cosa e spero di liberarmi perchè si vive male con questa tensione, anche perchè da quando è affiorata questa cosa ho un dolore alla schiena....

p.s.non rileggo, scusate gli errori se ci sono
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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