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Vecchio 18-07-2008, 18.10.33   #8
griselda
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Il mio rapporto con il denaro è molto parac..arro come dice qualcuno.
Se la gestione è di altri posso anche chiedere ed avere qualche richiesta, una volta erano capricci che addirittura pretendevo fossero esauditi.
Se l’amministrazione è la mia vi assicuro il minimo indispensabile e risparmio su tutto tanto da far mancare poi anche il necessario.
Poi con il gruzzoletto risparmiato compro quello che serve e ritengo indispensabile, intendo una grossa spesa.
Se ci penso bene è quello che faceva mio padre.
Io non ho mai gestito denaro, forse i primi stipendi che erano davvero niente poi mi sono fidanzata ed abbiamo deciso di mettere i soldi insieme prima per le vacanze e poi per sposarci. Poi una volta sposati portavo a casa lo stipendio e lo davo a mio marito che ha sempre gestito il tutto. mi passava un mensile come faceva mio padre con mia madre ma la gestione poi delle spese, lavorando io anche il sabato, è sempre stata in mano sua. Per anni non sono mai neppure entrata in una banca se non quando non ho smesso di lavorare. Ma anche li ci entro solo per commissioni che mi sono date da fare. Quando abbiamo aperto il conto io ho solo messo la firma e non mi sono mai interessata di quanti soldi avessimo, mai guardato un estratto conto.
Mio marito ogni tanto mi dice che dovrei interessarmi ma non l’ho mai fatto e neppure saprei da che parte iniziare.
Se non avessi lui terrei i soldi in casa come mio padre.

Anche a casa mia vi erano liti, mio padre era l’unico in famiglia che lavorava, oltretutto non voleva che sua moglie lavorasse. ( Poi lei quando fummo più grandi noi figli fece qualche lavoretto e con i pochi soldi si toglieva qualche desiderio)
Ma quando era la fine del mese dava a mia madre il minimo indispensabile che aveva lui considerato bastasse, il resto lo risparmiava. Mia madre che sapeva il suo modo di fare, chiedeva qualcosa in più per le spese extra, si sa con i figli i soldi non bastano mai. E la sera della richiesta erano liti e urla. La mattina successiva alla lite furibonda mia madre trovava i soldi, io lo capivo perché al ritorno da scuola trovavo dei regali, che erano perlopiù vestiti di cui avevo bisogno o oggetti per la scuola. Per me era una festa.
Poi però quando c’erano da fare delle grosse spese la lite e la richiesta durava anche mesi, praticamente lo si doveva stancare al punto che si arrendeva non so se all’evidenza o perché era stufo dei musi di mia madre. Quando poi apriva il portafoglio quel giorno non badava a spese e quei soldi con cui era uscito di casa era disposto a spenderli tutti.
Il punto è che a differenza del comportamento che teneva con mia madre, con me si comportava all’opposto, appena chiedevo mi dava, mia madre si arrabbiava e quindi litigavano ancora però alla fine avevo quello che chiedevo sempre, magari quello meno costoso ma lo avevo. (questo succedeva nell’età dell’adolescenza) Mio padre me le concedeva tutte, magari dovevo solo attendere tempi migliori ma ho sempre avuto quello che desideravo.
A quei tempi non arrivavo a capire la fatica che facevano per far quadrare il bilancio familiare. I pochi soldi dati a mia madre da gestire e gli altri pochi rimasti a mio padre da custodire. Oltretutto mai messi in banca, lo chiamavamo paperon de paperoni perché spesso lo trovavamo a contarli in camera da letto. ( in ogni caso non ci metteva molto perché erano solo pochi risparmi.) ( Tra l’altro se non lo avesse fatto quando ebbe un “infortunio” molto lungo avremmo avuto dei seri problemi invece consumammo tutti i suoi sudati risparmi per sopravvivere.)
Non so bene se per non essere come mio padre sono diventata come mia madre.
Oppure è anche peggio sono in conflitto tra mio padre e mia madre come lo erano loro.
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Ultima modifica di griselda : 18-07-2008 alle ore 18.16.13. Motivo: aggiunto le dure righe finali di commento
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