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Vecchio 18-07-2008, 22.32.22   #9
Shanti
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Originalmente inviato da Redwitch
Mi ha colpito questo passaggio del tuo post Sha, parlando di genitori, sto vedendo che senz'altro la parte piu' dura da ammettere per me nei loro confronti e' che non mi piace vedere le loro pecche, faccio molta fatica a tirare fuori quello che di loro mi ha ferita, la rabbia che provo ancora oggi per certe cose e situazioni, e che ho sepolto ben bene, credo che dipenda molto dal fatto che mi sono resa conto di essere uguale a loro, tutto quel che finora ho visto in loro, lo ritrovo poi in me, tutte le cose che divevo che non avrei fatto come mia madre e cose spiacevoli che vedevo in lei poi me le sono ritrovata dentro uguali. Per cui tentare di rimuovere era la cosa piu' semplice da fare, ma poi le cose tornano sempre e bisogna prima o poi farci i conti ...
Sì Reddina, per me è stato lo stesso e quello che ho notato è che questo lato ombroso che tanto cerchiamo di rimuovere, esce senza controllo all’interno della famiglia che ti sei creato, e fino a quando non te rendi conto non ti accorgi che hai fatto tuoi gli stessi atteggiamenti che subivi nella famiglia di origine e che tanta rabbia ti facevano provare. Ecco la catena, altro che rimuovere!
Per esempio mio padre è una persona molto stimata da chiunque, non c’è persona che quando viene a conoscenza del fatto che sono sua figlia non manchi di dirmi che è una brava persona, un tipo tranquillo, che si fa gli affari suoi, non dice nulla di male di nessuno e il suo motto è “lascia il mondo com’è” per intendere “vivi e lascia vivere”. C’è stato un tempo in cui piena di rancore pensavo dentro di me che queste persone non lo conoscevano veramente, che se avessero visto come si comportava in casa con la moglie e con i figli avrebbero avuto un’altra opinione, avrebbero soltanto visto un vecchio bambino viziato ed egoista, prepotente e capriccioso e permaloso. Poi mi sono domandata quanto di lui c'era in me e mi sono concessa di conoscerlo meglio, di guardarlo da altri punti di vista, di vedere in effetti che esistevano vari lati della sua personalità che io mi rifiutavo di guardare solo perché ero troppo arrabbiata con lui. Ho visto quello che di lui vedevano anche gli altri, ho capito perché mia madre non permette a nessuno di fare una critica nei suoi confronti nonostante a vederli insieme dopo più di mezzo secolo di matrimonio sembra che non si sopportino… insomma ho capito. E se pure in casa sua continua a comportarsi come un bambino viziato non mi suscita più quell’emozione violenta che mi faceva stare male prima, e davanti alla quale mi sentivo impotente perché avevo paura della sua reazione. Non dico che non mi faccia mai arrabbiare sul momento perché non sarei sincera, anzi se secondo me sbaglia (nelle questioni che toccano me direttamente perchè tra di loro non mi metto mai in mezzo) lui si offende e non si fa vedere per uno o due giorni e non di più, fino a che gli passa. Quello che credo sia cambiato è che ora riesco a vedere che a modo suo davvero mi vuole bene, e tra i tanti lati della personalità che manifesta, oscuri e non, ogni tanto esce anche quello che me lo fa intuire. Per me questo fatto, che da bambina credevo che fondamentalmente mi odiasse, è stato molto importante.
Il periodo in cui ero stata presa dalla curiosità di saperne di più sui miei antenati gli ho domandato del mio bisnonno, anzi glielo ha domandato mia madre e la sua reazione è stata violenta, con lei che gli ha fatto quella domanda si è arrabbiato: che cosa gli veniva in mente di chiedergli? Di suo nonno ricordava bene lo schiaffo che gli aveva dato senza motivo quando aveva 4 anni. Di questo fatto mi hanno colpito due cose: prima di tutto il ricordo che gli era rimasto, ho immaginato lui bambino così piccolo ricevere quello schiaffo immotivato, frutto di chissà quale momento di rabbia e di sfogo, e mi sono domandata quanto deve averlo segnato se ancora oggi dopo tanto tempo la sua reazione è stata quella. Questa reazione è stata la seconda cosa che mi ha colpito: la domanda gliel’ha fatta mia madre, forse se gliel’avessi fatta io sarebbe stata uguale, ma non ne sono sicura per il rapporto che abbiamo oggi. Ma se gliel’avesse fatta qualcun altro fuori della famiglia? Come avrebbe reagito e che cosa avrebbe detto di suo nonno? E questo mi fa tornare a ciò che dicevo all’inizio: con la nostra famiglia ci sfoghiamo, sembra che esca il peggio di noi, se ce ne rendiamo conto vediamo che le vecchie ferite sono ancora aperte e sanguinanti, non possiamo rimuoverle ma tentare di guarirle. Lo schiaffo del mio bisnonno è andato molto oltre, è arrivato nella mia famiglia fino ai miei figli, e tutto quello che ormai posso fare per loro è tentare di fare il possibile perchè percorrano insieme a me la stessa strada: quella che ci condurrà al perdono.
Shanti non è connesso