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Vecchio 29-09-2008, 18.13.01   #26
Sole
Conosce ogni vicolo
 
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Torno su questa discussione perchè non mi risulta così facile essere spontanea come vorrei.

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio

Quello che cercavo di far vedere... mi sa che ho fallito... è che posso decidere (ragione a vari livelli) o posso non decidere (istinto a vari livelli)
Se ho una ragione vicina alla spontaneità (lo so che il discorso non è di immediata comprensione) decido ma al momento... in movimento... il pensiero corre veloce o addirittura a livelli ottimali è "soppresso", virgolettato perchè ce n'è comunque una forma molto raffinata, quella che di fronte allo "zuccone", che ci pensa mezz'ora per decidere qualcosa di semplice, è talmente veloce che sembra non esistere.
(l'ho già scritto, la scienza dava/da importanza al volume della massa cerebrale, in realtà paradossalmente non è la dimensione che conta -sto parlando di cervello anche se le cose sono connesse- ma la struttura e il modo di usarlo)
Dall'altro lato ho appunto una ragione super calcolata, non spontanea, macchinosa, ogni passo è frutto di elucubrazioni lente e pesanti... e più lenta è più si avvicina (anche se non lo tocca) all'istinto.
Poi c'è l'istinto nelle due forme spontaneo e più o meno lento... decido sempre sulla base di dati acquisiti e consolidati dalla razza o dalle mie predisposizioni familiari... comunque si può dire che è una decisione che viene dall'insieme di appartenenza.

Ecco un'altro modo per visualizzare la differenza è che la spontaneità è del singolo, la meccanicità/istinto/calcolo è del gruppo, lavoro in funzione della massa
Quindi nessuno è mai spontaneo perchè siamo tutti dominatio dai meccanismi famigliari e della società.

La spontaneità che corre nel fiume è quella che ci viene benissimo a tutti, apriamo il rubinetto e facciamo uscire, però senza renderci bene conto che in realtà siamo "costrettamente" spontanei, nel senso che seguiamo il letto del fiume già solcato dagli istinti. A questo flusso dobbiamo mediare con la ragione che non è elucubrazione ma controllo della nostra meccanicità.
Verrebbe da dire che allora non c'è spontaneità se è controllata. Però riflettendoci la spontaneità è un flusso intuitivo che parte e che viene filtrato. Se il filtro sono gli istinti la scelta è obbligata e decido di seguirli insieme a tutti i meccanismi che mi porto dietro, ma se a filtrare costringo la ragione, non i pensieri, ma la ragione o il buon senso incanalo le parole o il gesto o qualunque cosa nella direzione che ho scelto o che ha scelto l'intuito.
Spiego meglio, se riesco. Posso far strabordare l'istinto con il flusso spontaneo oppure posso farlo muovere nella direzione che mi dice l'intuito.
Ma tra istinto ed intuito deve esserci un passaggio che sarà quel decidere di incanalare oppure lasciare che sia come viene.

Continua a sfuggirmi qualcosa, come se la spontaneità nasce e arriva pura ma trascina con se quello che trova, allora sarebbe un veicolo.

Boh,
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
Sole non è connesso