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Vecchio 03-08-2007, 00.00.07   #78
Shanti
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POTENZA FEMMINILE RICETTIVA

La Luna rappresenta l’archetipo femminile materno, la Madre cosmica, la cui qualità fondamentale è la ricettività: essa riflette la luce del sole. Ci troviamo nel cuore della notte, ma una notte illuminata dalla sua umile ricettività. È anche il mondo dei sogni, dell’immaginario e dell’inconscio, per tradizione associati alla notte. Nei Tarocchi la Luna è rappresentata, come il Sole, con una faccia, ma che non ci guarda negli occhi: è una luna crescente vista di profilo, in formazione. Una parte di essa rimane invisibile simboleggiando con questo aspetto il mistero dell’anima, il segreto processo della gestazione, tutto quello che è nascosto. Il suo volto non è giovanile, ma impregnato di una saggezza antica che si irradia nei raggi arancione. I raggi rossi che si alternano indicano una grande capacità vitale, un’estrema fecondità occulta. L’azzurro è predominante, simbolo di spiritualità e intuizione. La Luna è collegata ai ritmi biologici, all’acqua, alle maree, ai cicli femminili, al passaggio dalla vita alla morte.

Sotto la Luna due animali sono uno di fronte all’altro, e nel paesaggio in cui sono inseriti si vedono due torri. Sembrano cani o lupi, forse un cane e un lupo, che ululano alla luna e si nutrono di essa, delle gocce colorate che elargisce. Vi si può vedere un simbolo di fratellanza, due fratelli che reclamano il nutrimento (materiale, emozionale o intellettuale) alla madre, due fratelli nemici. L’animale azzurro è più spirituale, la lingua verde è ricettiva. La sua coda è sollevata e la corona di merli della torre dietro di lui è aperta, ricettiva anch’essa. L’altro animale è di colore rosa carne, potrebbe rappresentare la materia, tiene la coda abbassata e ha la lingua rossa, attiva. Si trova davanti a una torre chiusa, senza porte visibili. Ai piedi della torre si scorgono tre scalini bianchi, che ricordano gli scalini iniziatici de La Torre, ma nonostante questo essa è chiusa, anche i merli sono ricoperti da altri, tanto da far immaginare due mandibole serrate. Si potrebbe dedurre che il corpo materiale è rivolto all’azione e viene chiamato a ricevere solo attraverso lo spirito, simboleggiato dal cane azzurro.
Da notare che l’orecchio visibile di ciascun animale ha il colore complementare rispetto all’altro, come nel simbolo dello yin e dello yang dove ciascun polo presenta il germe del polo opposto.
Le zampe anteriori degli animali delimitano una fetta del paesaggio, che ricorda un blasone a tre strisce: quella superiore di colore verde scuro, che rappresenta lo spazio in cui splende la Luna, corrisponde a uno spirito ricettivo in profonda meditazione. La striscia di mezzo corrisponde al livello in cui vi sono i due cani. Vi crescono due piante, che rappresentano una ricca vita emozionale. La striscia inferiore, vicina all’acqua che sta alla base della carta, corrisponde alla gestazione profonda della dimensione sessuale e corporea. Vi si trovano tre gocce rosse che rimandano all’animalità.

La distesa d’acqua è circoscritta come se fosse una piscina, ma è increspata da flutti che ricordano le onde o le maree. Potrebbe anche essere un porto. La prima sponda, nella parte inferiore della carta, è composta da rocce e da una vegetazione naturale, selvatica. All’estremità opposta è delimitata da tre linee nere che racchiudono due linee azzurre, come a indicare che l’inconscio viene limitato dal dualismo razionale. Al centro delle acque uterine si trova un granchio nel quale possiamo vedere un simbolo dell’Io che aspira al contatto con la Luna. Questo contatto già esiste, in quanto il crostaceo e la Luna hanno gli stessi colori. Il granchio desidera l’unione con la Luna senza sapere che, come tutti gli altri elementi della carta, è già in comunione con lei.
Lo si può vedere immerso nelle profondità dell’acqua, oppure che galleggia in superficie. In entrambi i casi ci esorta a entrare in contatto con l’intuizione. Tra le chele stringe due palline come se le offrisse: l’ego ha qualcosa da offrire nel lavoro spirituale.

Dunque questa carta, a seconda del punto di vista, può rappresentare la comunicazione intuitiva profonda, oppure al contrario sarà la carta della solitudine, della separazione. Si potrebbe immaginare che il granchio sia uscito dall’acqua per rubare le palline che tiene tra le chele, che i cani stiano litigando, e che tutti si sentano abbandonati dalla Luna e dalla sua forza spirituale. Le gocce che risalgono verso di essa possono rappresentare la sua capacità ricettiva ma anche, in senso negativo, un insaziabile assorbimento di energia. La carta allora rimanda al caos mentale, alla follia.
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